Si è preso un altro merito Gonzalo Higuain: oltre ad aver segnato una caterva di gol finora, è stato capace di riportarci indietro nel tempo. Sì, avete capito bene. All’attaccante argentino mancano sei reti per eguagliare il record di un’icona del calcio italiano ed europeo, il cui ricordo è soltanto un po’ sbiadito dal tempo. E allora siamo andati a ripescarlo: era il campionato 1949-’50, nell’Italia che cercava di dimenticare la seconda guerra mondiale c’era un’altra sciagura con cui fare i conti.
Era da pochi mesi accaduta la tragedia di Superga, in cui avevano perso la vita tutti i calciatori (e non solo) del Grande Torino: una squadra che, al di là dei confini geografici del tifo, aveva ridato speranza ad un’intera Nazione, per il suo mito di invincibilità che si era costruita. Quello del ’49-’50 era quindi il primo campionato cui non avrebbero preso parte Valentino Mazzola e compagni. Lo scudetto restò comunque a Torino, vinto dalla Juventus; che però dovette fare i conti con il Milan del Gre-No-Li, uno dei tridenti più prolifici della storia del calcio: Gunnar Gren, Gunnar Nordhal e Niils Liedholm. In particolare il secondo, Gunner Nordhal, segnò la bellezza di 35 gol in quel campionato, che era a 20 squadre esattamente come questo: un record che finora nessuno è riuscito a superare, e sono trascorsi ben 66 anni. Dunque Higuain ha ancora a disposizione 8 partite per provare ad eguagliare o a superare uno dei calciatori che hanno contribuito a scrivere la storia della nostra Serie A.
Il tempo c’è, la proiezione è assolutamente positiva: la media dice che, in campionato, Higuain segna un gol ogni 96 minuti circa. Il che significa che potrebbe tranquillamente raggiungere Nordhal e addirittura superarlo, per iscrivere il suo nome in quello delle leggende. Ed è inutle nascondersi: qualora ci riuscisse, per il Napoli potrebbe significare aver vinto quel “coso” che nessuno vuole nominare. E allora in bocca al lupo Gonzalo, da lassù anche Nordhal fa il tifo per te. Perché tutti i campioni sanno che i loro record sono fatti per essere superati.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano
Articolo modificato 24 Mar 2016 - 19:12