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De Canio: “Segnalai Jankulovsky all’Udinese. Lusingato dai programmi di Ferlaino e Corbelli, poi…”

Una stagione sulla panchina partenopea, un obiettivo sfumato dopo averlo scrutato da ogni prospettiva. Un emozione per Luigi De Canio, la stagione 2001/2002, uomo del Sud, tifoso azzurro sulla panchina del Napoli.

La promozione in Serie A sfumò, figlia di un anno caratterizzato da contigenze spesso poco favorevoli, ma quella cavalcata resta un orgoglio nella sua carriera di tecnico posato ma di carattere, uomo di campo vecchio stampo. Ed è pronto a ritrovare gli azzurri da avversario, nel lunch match della prossima giornata che vedrà gli azzurri impegnati alla Dacia Arena contro la sua Udinese.

L’allenatore dei friuliani ha rilasciato un’ampia intervista per le colonne de Il Messaggero Veneto, rievocando anche il suo passato alle pendici del Vesuvio, non lesinando alcune punte di amarezza.

Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “I due presidenti Corbelli e Ferlaino mi avevano prospettato un programma sportivo molto importante e io ne ero lusingato. Pochi giorni dopo la firma del contratto, però, capii che tutte quelle premesse e promesse non esistevano. Corbelli fu arrestato, Ferlaino si fece da parte, io restai l’unico punto di riferimento. E a causa dell’alluvione andammo a giocare in tutti i campi della Campania”.

Ed un riferimento anche a Marek Jankulovsky:Fu il sottoscritto a segnalarlo a Gino Pozzo. Poi vennero a vederlo più volte e l’Udinese lo acquistò”

Articolo modificato 26 Mar 2016 - 15:28

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