Ottavio Bianchi non è un nome che si dimentica facilmente. Ogni napoletano infatti, si ricorderà di lui in quanto tecnico del primo scudetto, quello del 1986-1987. Un miracolo, un sogno realizzato, impresso nella storia come le grandi imprese.
L’ex tecnico azzurro ha rilasciato una bella intervista sulle colonne dell’edizione odierna del Corriere dello Sport. Ecco gli spunti più interessanti raccolti da SpazioNapoli: “Nell’1986-87 fu difficile mantenere un determinato equilibrio fino a fine stagione. Ci riuscimmo spendendo energie su energie. Voglio dire che quel Napoli allenato da me, rispetto a questo di oggi, non era per niente abituato al primo posti in classifica, all’alta quota, tre anni prima lottava per non retrocedere, insomma. Oggi invece lotta sempre per i primi tre posti, un risultato non indifferente” – dice.
Poi continua: “Arrivati a questo punto della stagione, è in vantaggio chi subisce meno infortuni, si recupera in meno tempo ora. Da quel che sento la Juve ne ha molti, il Napoli praticamente nessuno, grazie anche ad uno staff medico all’altezza della situazione. Un altro punto a favore si chiama Gonzalo Higuain, un terminale offensivo che non ha nessuno, Juve compresa. Sono ottimista, mi emozionerei in caso di vittoria dello scudetto. A livello di percentuali, credo che ambo le squadre abbiano pari possibilità, il Napoli può spuntarla se affronta le ultime otto con convinzione e senza paura di essere inferiore a nessuno, soprattutto a chi è davanti…”.