Non si fa che parlare d’altro in queste ore: della possibile maxi-squalifica di Higuain dopo lo sfogo in campo contro l’Udinese, dopo che l’arbitro Irrati l’aveva espulso. Un’espulsione che in fin dei conti ci può stare perché il Pipita, già ammonito, rifila un impercettibile calcetto a Felipe. Così come non va giustificata la reazione furente dell’argentino, ma semmai compresa. Già compresa. Perché Higuain è un calciatore che vive con nervosismo e grinta le partite, perché quando stai perdendo una gara importante la tensione aumenta, ma soprattutto perché la frustrazione viene portata oltre i limiti della sopportazione quando agli altri viene permesso in qualunque modo di attaccarti.
Quello che infatti sta stupendo è l’accondiscendenza con il quale viene fatto passare il fallo di Felipe sul Pipita prima della reazione di quest’ultimo. Non una parola da parte dei maggiori organi di stampa sulla quanto meno meschina “giocata” del difensore brasiliano, che per tutto il match ha ripetutamente rifilato dei colpetti all’attaccante del Napoli. Nessuno che l’abbia fatto notare, nessuno che si sia indignato su come venga trattato il top player del Napoli, l’unico vero campione rimasto nel campionato italiano.
QUESTO IL FALLO DI FELIPE NON FISCHIATO:
Eppure il diktat che gli arbitri hanno dalle federazioni mondiali è, da sempre, la tutela dei calciatori più forti, dei campioni. Invece quando si è trattato di tutelare Higuain questa disposizione è stata dimenticata. Non è infatti la prima volta che l’attaccante azzurro viene tartassato dalle difese avversarie, senza che però i difensori di queste vengano puniti. E questa tendenza è stata confermata anche nella gara di Udine dove ai 3 centrali bianconeri sono stati fischiati soltanto 3 falli (2 ad Heurtaux, 1 a Felipe e 0 Danilo) su ben 13 contrasti totali (6 di Heurtaux, 4 di Felipe e 3 di Danilo), e la foto e il discorso di cui sopra dimostrano ampiamente che qualche fallo in più per il Napoli probabilmente c’era.
Chiariamo. Non è in discussione la sconfitta con i friulani egregiamente guidati da Gigi De Canio, così come l’onestà del direttore di gara e di come sia certamente da censurare la reazione di Higuain. Quello che però va evidenziato è come l’attaccante argentino sia stato continuamente provocato e come la prima ammonizione per proteste sia frutto di un grossolano errore del guardialinee che lo ferma per un fuorigioco inesistente. Non può essere accettato il fatto che il miglior calciatore del Napoli, e del campionato, venga continuamente abbattuto dagli avversari facendo passare tutto ciò come “normale“.
Il Napoli, i tifosi azzurri e Higuain meritano rispetto. Meritano arbitraggi all’altezza di una squadra che si sta giocando lo Scudetto, e meritano lo stesso trattamento riservato riservato ad altri. O qualcuno ha dimenticato cosa succede agli altri quando vanno oltre quanto consentito dal regolamento?
Pasquale Giacometti
RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti sono chiusi.