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“Dateci la moviola in campo”: come sarebbe cambiata Inter-Napoli?

C’è poco da fare, per essere vincenti bisogna avere i mezzi adeguati, ma è fondamentale trovarsi anche al posto giusto e nel momento giusto. Il Napoli quest’anno ha avuto a disposizione una squadra non imbattibile ma squisitamente grintosa e bella da vedere, ha avuto a disposizione il bomber più forte che la serie A abbia mai visto, ha avuto a disposizione una partenza lenta (per usare un eufemismo) della Juventus, ma tutto ciò probabilmente non basterà a consegnare a De Laurentiis il quarto trofeo nazionale da quando è alla presidenza del club. Questione di mentalità, di rosa corta e panchina non all’altezza, ma certo questa squadra non può ritenersi fortunata: tralasciando il caso Higuain, il trattamento di Bonucci, Alex Sandro e Zaza, tralasciando i vari e ripetuti torti arbitrali subiti, stasera al Meazza è andato in scena l’ennesimo atto di un fato beffardo che sembra voler scherzare con il cuore dei migliaia di tifosi azzurri.

Siamo al minuto 4′ di Inter-Napoli: palla centrale per Icardi, in fuorigioco segnalabile, che controlla con un grande aggancio volante e batte Reina per l’1-0. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano, in Italia è ormai un’abitudine, triste, ma lo è: dov’è la beffa? La beffa sta nel fatto che proprio nella settimana precedente a questo match, la nostra cara e adorata Italia è stata selezionata per la sperimentazione della tanto osannata moviola in campo, la stessa che presumibilmente avrebbe annullato il goal dell’attaccante argentino dell’Inter cambiando in maniera irreversibile le sorti del match. Urliamolo al mondo intero allora: dateci la moviola in campo! Giochiamoci campionati ad armi pari, perchè sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.

E purtroppo davvero viene da pensare che il Napoli infondo qualcosa ha sbagliato, ha sbagliato anno, ha sbagliato la tempistica per diventare grande. Perchè la Juve è partita male è vero, ma è stata capace di inanellare 21 vittorie su 22 partite (nel quadriennio precedente non ci è mai riuscita), la squadra ha trovato finalmente una quadratura e un’identità di base, ma oltre ai 12/13 possibili titolari c’è un vuoto che fa la differenza, che crea disparità con le dirette avversarie (vedi Juventus e Roma), il progetto Sarri ha dato risultati immediati e insospettabili, ma è mancata l’esperienza e l’abitudine di lottare ad altissimi livelli, lì dove la pressione fa scoppiare i timpani e l’altitudine inizia a far paura e per ultima, in ordine cronologico, la moviola in campo che l’anno prossimo annullerà goal del genere ma che intanto ieri sera ti condanna all’ennesima sconfitta. Un vecchio detto dice: “la fortuna aiuta gli audaci” ma questo Napoli di audacia ne ha dimostrata da vendere, fino all’ultimo. Il Napoli ha sbagliato anno, ma dove c’è impegno non c’è sconfitta!

Articolo modificato 17 Apr 2016 - 00:33

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Scritto da
redazione