Il Napoli esce dallo Stadio San Siro sconfitto, nel risultato e nel gioco, da un’Inter vogliosa di risalire la china e desiderosa di regalare ai propri tifosi una vittoria contro i secondi della classe. A sorprendere nell’arco di tutti e 90 minuti è stata certamente la differente caratura fisica tra le due squadre; sotto questo aspetto, infatti, gli uomini di Mancini sono parsi sensibilmente superiori rispetto a quelli di Sarri che non sono riusciti a tenere testa alla forza muscolare degli avversari. Gli azzurri hanno sofferto in tutti i reparti la fisicità, in alcuni casi anche troppo aggressiva, dei nerazzurri uscendo dal campo con “le ossa rotte” calcisticamente parlando.
L’attacco del Napoli è stato praticamente annichilito dal dominio aereo e atletico dei due centrali milanesi Miranda e Murillo; Insigne, Gabbiadini e Callejon hanno provocato pericoli pari zero alla porta di Handanovic proprio per la loro troppa leggerezza al cospetto dei due imponenti centrali difensivi avversari. In questa situazione è venuto a mancare l’apporto fisico di Gonzalo Higuain che all’andata fece sfracelli dei due difensori. Discorso analogo per il centrocampo dove Kondogbia, Medel e Brozovic pressando e legnando dall’inizio alla fine non hanno mai fatto respirare la mediana azzurra, privandola della libertà di manovra che avrebbe consentito lanci per gli attaccanti e inserimenti offensivi; forse Sarri avrebbe potuto prevenire questa mancanza, o sistemarla in corso d’opera, inserendo un giocatore fisico e “scippa palloni” come David Lopez. Per quanto riguarda la fase difensiva, invece, il solo Icardi contro Albiol e Koulibaly è riuscito a decidere l’incontro con un goal ed un assist quasi emulando il connazionale Pipita nella gara del San Paolo.
L’unico azzurro che ha provato a lottare contro la forza fisica interista, cercando inutilmente di uguagliare l’impresa di Davide contro Golia oppure che dir si voglia di Orlando contro Morgante, è stato il brasiliano Allan. Dall'”alto” del suo metro e settantacinque ha cercato in tutti in modi di fermare le avanzate degli avversari, dannandosi per recuperare palloni e risultando anche il più pericoloso tra le fila Napoli con un destro potentissimo da fuori area nel primo tempo che ha costretto agli straordinari il portiere dell’Inter. Con questa sconfitta i ragazzi di Sarri restano appaiati a quota 70 punti in classifica e nelle restanti 5 partite di campionato dovranno difendere con le unghie e con i denti il secondo posto, con particolare attenzione alla sfida del prossimo week end contro la Roma.
Emanuele Catone
I commenti sono chiusi.