Da giornalisti si cerca di restare lontani, si cerca di essere imparziali, di dare il buon esempio. Ma a un certo punto bisogna dar conto a coloro che sono i nostri “padroni”: i lettori. D’altronde: “chi di voi vorrà fare il giornalista, si ricordi di scegliere il proprio padrone: il lettore” diceva Indro Montanelli. E ai tifosi, che sono la maggioranza dei lettori (per chi si occupa di giornalismo sportivo), va data la giusta importanza. I lettori vanno gratificati anche in questo modo, va data loro una spiegazione di un arbitraggio, quello di Rocchi in Inter-Napoli, del tutto insufficiente.
Qualcuno dirà che non c’è bisogno di un giornalista né di un articolo per evidenziare gli errori arbitrali. Vero, ma la scrittura non è solo una questione di informazione. Lo scrittore, così come il giornalista, scrive per dei lettori. E quel “per” può significare anche “al posto di”, e non solo per informare qualcuno (o molti) su qualcosa che non si conosce. Si scrive anche al posto dei tifosi. Questo perché è questione di campo anche l’arbitraggio. E Rocchi ieri ne ha indovinate davvero poche.
PARTENDO DA CIÒ CHE NON AVVIENE IN CAMPO – È compito del direttore di gara avere anche orecchio, non solo occhio. È compito del direttore di gara ‘moderare’ anche ciò che avviene in curva, in tribuna o in qualsiasi altro settore dello stadio. Che sia San Siro, San Paolo, Franchi, Olimpico. E, francamente, anche in questo è mancato il signor Gianluca Rocchi. Un San Siro ieri che, come al “solito”, non ha di certo brillato per eleganza da parte dei supporters nerazzurri. A partire da un numero infinito di petardi fatti esplodere a inizio gara; qualcosa di assolutamente inaccettabile, e che ormai si sente solo negli stadi italiani. Fino ai cori: per tutta la gara, per tutto l’arco dei 90’ contro Napoli, i Napoletani e Koulibaly. Ogni pallone toccato da quest’ultimo scatenava una serie di “buuu” dalla curva degli interisti. Una scena pietosa, così come lo è stato dover sentire per l’ennesima volta e per tante volte il tristemente noto “lavali col fuoco”. Signor Rocchi, cosa scriverà nel referto di tutto ciò?
ARRIVANDO A CIÒ CHE AVVIENE IN CAMPO – Di decisioni sbagliate da parte del direttore di gara e dei suoi assistenti ne è piena la gara. A partire dal goal dei padroni di casa al 5’ con Icardi: la partenza dell’attaccante
Insomma, una gestione carente della gara da parte di Rocchi. Ai lettori va detto che può capitare. Ai lettori va detto che a fine anno episodi a favore e contro si bilanciano (frase di una stupidità disarmante). Ma i lettori, i nostri “padroni” ci crederanno? Alla dirigenza del Napoli il compito di farsi sentire nelle sedi giuste, perché la Champions League vale oro. Perché la Champions diretta vale molto oro e qualche Higuain in più. Intanto, noi scriviamo “per” dei lettori stanchi.
Nappo Salvatore
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Articolo modificato 17 Apr 2016 - 15:24