Reina s.v: Guarda i compagni chiudere la gara con un punteggio tennistico da una postazione di riguardo.
Ghoulam 6: Sbaglia qualche stop che un paio di mesi fa avrebbe addomesticato con facilità, Ci mette tanto passo e soffre poco, gioca con attenzione. Il miglior modo di rientrare nei ranghi dopo qualche mese non all’altezza di quello che rappresenta un esterno con caratteristiche rare nel ruolo.
Albiol 6: Dirige la retroguardia agevole, lavoro di fino emergendo anche su palla inattiva. Sfiorando la rete in più occasioni.
Koulibaly 6: Ci mette fisico, esuberanza. Zero margine d’errore in marcatura, si disimpegna anche in avanti dando sempre spazio alla sua capacità di ripartire con grande rapidità.
Hysaj 6: A San Siro ha mandato in scena la sua controfigura. Riprende la sua parte contro il Bologna, sicuro, mai in difficoltà. Si sgancia poco, ma con grande efficacia. In fase di marcatura serata decisa, con autorità.
Allan 7: Corre per tre, tantissimo e bene. Non sbaglia un pallone e si propone con continuità per tutta la gara, quando parte palla al piede ha sempre più di qualcosa da offrire alla manovra. Encomiabile. Oltre al solito contributo, decine di palloni recuperati con disinvoltura, padrone del centrocampo.
Jorginho 6,5: Un tempo a tessere silenzioso e paziente la solita tela, tantissimi recuperi senza palla, è lì che l’ex Hellas dà sicuramente sfoggio di tutto il meglio garantito quest’anno. Una cartolina direzione Londra, o quasi, direzione Conte. Si può guardare al San Paolo per un ottimo sostituto di Marchisio a metà campo.
Hamsik 6,5: Volevamo una risposta. Perché quando Hamsik quest’anno gira a vuoto troppi nodi degli azzurri vengono al pettine. Contro il Bologna non si fa pregare. Smista una mole spropositata di palloni, quando parte riesce sempre a dettare una soluzione propizia negli ultimi venti metri. Solo un buon Mirante lo priva della gioia personale. Tanto lavoro anche in fase di filtro, a tutto tondo come vuole Sarri.
(Dall’81’ David Lopez 6,5: Entra per fare il suo, come sempre e non si sposta di un millimetro da quanto richiesto. Viene ripagato con un gol, uno dei tanti inserimenti proposti quest’anno. Segna in maniera fortuita, se lo merita. Un premio giusto – quasi è incredulo – per un giocatore che non ha mai demeritato quest’anno, al netto dei suoi limiti.
Mertens 8: Sente il profumo da gara delle sue. Pepe in quantità industriali sul mancino senza far rimpiangere neanche per un istante l’attuale Insigne. Una cartolina vista Roma, non c’è che dire. Quando gioca così è una stella. Spacca la partita con i suoi strappi, ma al contempo lavora tanto senza palla, negli ultimi venti metri inventa per lo spunto di Gabbiadini e sblocca la gara. La prestazione è sontuosa e la arricchisce con tre reti. Prima rapido nel breve e botta tra le gambe di Mirante. Poi freddo nello sfruttare uno sfondone in mezzo della difesa avversaria a dieci dalla fine. Il terzo è una perla di potenza e precisione che non lascia scampo a Mirante.
Callejon 6,5: Sarri lo tiene in campo, ancora, sempre presente. Binomio inscindibile ripagato con il solito contributo fatto di corsa e, se possibile, tante insidie in avanti. Il rigore è roba sua, movimento in area reattivo, tempi giusti e fallo netto. Spinge con costanza e costrutto, un treno come sempre, fermata comoda quando Sarri lo chiama al riposo in panchina.
(Dal 76′ El Kaddouri sv.)
Gabbiadini 7,5: A Milano l’occasione gli era sfuggita tra le maglie della difesa di Mancini, l’ultima da Higuain in pectore è di quelle da cogliere al volo. Non ci mette molto, dieci minuti, il tempo di prendere le misure alla linea dei Felsinei, Mirante battuto agile sull’ottimo appoggio tagliato di Mertens dopo dieci di gioco. Il bis alla mezz’ora freddissimo dal dischetto. Tutto a premiare una prestazione da centravanti moderno, lavoro per i compagni e ricerca della gloria sotto rete, attaccante puro, purissimo.
(Dal 73′ Insigne sv: prova qualche giocata delle sue, niente di incisivo in una prestazione che ha visto altri protagonisti.)
Sarri 7: A Milano il suo Napoli aveva sbagliato l’uscita, non c’è che dire. A Fuorigrotta si ritrova e regola il Bologna con 90′ capaci di raccontare il meglio di quanto ammirato in una stagione straordinaria, senza interpreti importanti. Fuori Insigne per Mertens, il belga lo ripaga con la prestazione dell’anno. Gabbiadini si gode al meglio l’ultima da vice Higuain, la metà campo ragiona che è uno splendore, la linea non balla praticamente mai. Partita perfetta, risultato tennistico e ipoteca sulla seconda piazza, il modo migliore con cui presentarsi alla gara dell’Olimpico.
Articolo modificato 20 Apr 2016 - 10:15