Nonostante un San Paolo non pieno gli azzurri regalano un grande spettacolo dominando la partita con il Bologna senza essere mai messi in difficoltà, Reina addirittura non è stato mai impegnato (nessun tiro in porta per gli emiliani). I “soli” ventiduemila tifosi accorsi allo stadio hanno potuto assistere al dominio incontrastato degli azzurri e ad una prestazione sicuramente divertente viste le tante reti in soli novanta minuti, oltre ai meriti dei marcatori non bisogna però dimenticare l’ottimo lavoro difensivo. Un Bologna reso inoffensivo è anche merito di un Albiol e un Koulibaly sempre attenti e dei numerosi recuperi in fase difensivi effettuati dal trio di centrocampo formato da Allan-Jorginho-Hamsik che non hanno mai perso lucidità nel corso del match. Ci si aspettava maggiore spazio ai nuovi acquisti come Regini e Grassi dopo che il risultato era stato blindato già col 4-0 ma mister Sarri ha voluto dare fiducia a El-Kaddouri (ancora una volta protagonista da subentrato con un assist) e David Lopez che da comprimario ha lasciato il segno in questo finale di campionato.
Le statistiche.
Il Napoli gode di una statistica invidiabile: oltre ad essere il secondo attacco più prolifico in Italia con 72 reti all’attivo, non ha alcuna difficoltà a segnare sia nel primo che nel secondo tempo. I bianconeri e i giallorossi hanno segnato quasi il 60% dei loro goal tutti nel secondo tempo e questi numeri non sono casuali. Il possesso palla prolungato e il pressing alto attuati indifferentemente sia nella prima parte della gara che nella seconda, favoriscono la possibilità di creare occasioni da goal in qualsiasi momento in quanto il dominio del campo permette di avere una maggiore possibilità di mandare a rete i propri giocatori, la difesa alta invece permette un rapido recupero del pallone spesso nella metà campo avversaria ritrovando così gli attaccanti azzurri ancora schierati in fase offensiva pronti ad entrare in azione.
L’elevatissimo numero di tiri in porta quindi è la naturale conseguenza dello schema di gioco della squadra di Maurizio Sarri, i partenopei con 232 tiri staccano nettamente la Juventus (204) e la Roma (199), numeri ancora più netti se si rapportano al dato relativo al totale dei tiri effettuati: 455 il Napoli, 401 i nerazzurri e 376 la squadra laziale. L’elevato numero di conclusioni in porta e la capacità realizzativa possono portare gli azzurri ad eguagliare se non battere il record stagionale di goal che fu stabilito da Rafa Benitez con 104 reti, indice di una maturità del reparto offensivo e della pericolosità degli uomini avanzati a disposizione del mister. Un’arma questa che nella prossima stagione potrebbe fare la differenza tra vincere lo scudetto e arrivare secondi, un’arma che se accompagnata da innesti di qualità e un lavoro sulla solidità mentale potrà portare gli azzurri a non essere secondi alla Juventus.