L’ex giocatore del Napoli ed attuale capo dell’area scouting dell’Udinese Andrea Carnevale è stato intervistato dai colleghi de Il Corriere dello Sport. Queste le sue parole, raccolte ed evidenziate dalla redazione di SpazioNapoli.
Iniziale rifiuto al Napoli, ma poi…“A quel tempo non volevo andare al Napoli, ma volevo la squadra del mio cuore: la Roma. Non avevo nulla contro gli azzurri, ci mancherebbe, ma volevo i colori giallorossi. Alla fine però il presidente Pozzo mi disse che sarei stato un pazzo a non giocare con Maradona, ed infatti fu così. A poco a poco mi resi conto dell’ambiente, di Diego, dell’amore che i tifosi hanno per questa maglia. Ho vissuto 4 stagioni che si possono solo custodire e conquistai anche la Nazionale”.
Sfida Roma-Napoli. “C’è la sfida tra me bambino giallorosso e me uomo del Napoli, non riesco a prendere una posizione ben definita. A Roma stravedevo per Pruzzo, Conti e Falcao. Lunedì penso finirà 2-2, così non si prende collera nessuno. Le posizioni in classifica resteranno invariate”.
Totti. “Francesco Totti è ancora il presente della Roma: quando entra in campo lo scenario per la Roma cambia completamente. Giocammo un’amichevole con Boskov al Flaminio e lui arrivava dagli allievi a 16 anni. Incredibile che stia facendo questo a quasi 40 anni. Spero vivamente che giocherà lunedì”.
Napoli con Higuain. “Secondo me Higuain è il centravanti più forte al mondo. Non è Maradona, ma è il 50% della squadra. Il suo rientro sarà fondamentale”.
La panchina di ieri e quella di oggi. “Io ai miei tempi mi inchinavo alla Ma.Gi.Ca; cercavo di imparare i segreti del mestiere da Giordano, ma poi sono riuscito a giocare molto. Mertens e Gabbiadini stanno facendo molto bene”.
Perso il treno Scudetto. “A Torino contro la Juventus bisognava fare di più: quella sconfitta ha cambiato il campionato, galvanizzando i bianconeri. Il passo falso ad Udine ci può anche stare: non è mai facile tornare in forma dopo la pausa per le Nazionali”.
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