Una vita in azzurro, così come gran parte di una carriera stellare, che ha visto negli occhi e nel cuore l’emozione di vestire la maglia della propria città e della propria squadra del cuore conoscendone e vivendone i momenti più belli ma anche quelli decisamente in salita. Pino “Batman” Taglialatela è uno dei simboli della storia recente del Napoli ed i suoi ricordi degli anni vissuti intensamente all’ombra del Vesuvio sono ancora pregni di passione e sentimento. Non potrebbe essere altrimenti per chi è tifoso prima ancora di esserne stato calciatore, con l’onere e l’onore di aver difeso i pali azzurri subito dopo gli anni dei due scudetti, al fianco di campioni del calibro di Maradona, Careca, Galli ed Alemao.
È proprio l’ex estremo difensore, da sempre legatissimo al Napoli ed alla sua Napoli, che analizza la stagione della squadra di Sarri in esclusiva alla nostra redazione, lasciandosi andare anche a qualche aneddoto passato con la maglia partenopea. Ecco quanto dichiarato a SpazioNapoli: “Il Napoli lo seguo da sempre, sin da bambino, anche quando quasi tutti i miei coetanei all’epoca sostenevano Juventus, Milan ed Inter. Ricordo che in tutta la mia scuola solo io ed un altro bambino tifavamo per gli azzurri ma ne eravamo profondamente orgogliosi già da allora. Vestire la maglia della squadra per la quale ho sempre tifato è stato un sogno, ancor più con la maglia scudettata. Ogni momento a parte di me e non lo dimenticherò mai”.
IL BILANCIO. “Da tifoso, ho vissuto questa stagione divisa a metà. In maniera passionale ho creduto tantissimo nello scudetto, convinto che fosse l’anno buono per vincerlo. Ahimè, c’è stata una Juventus che ha macinato ogni record non fermandosi mai. Proprio questo aspetto però, dà precisamente la misura di che campionato straordinario abbia comunque fatto il Napoli, con il lavoro pazzesco di Sarri ed il suo staff al primo anno all’ombra del Vesuvio. Credo sia mancata solo un po’ di sana esperienza, quella che si acquista con gli anni, con le vittorie e le sconfitte. A parte ciò sono davvero felice del gioco della squadra e dei risultati ottenuti, la strada è quella giusta”.
IL GAP CON LA JUVE. “Sono molto amico di Max Allegri e vi svelo un retroscena. Prima del match contro il Napoli allo Stadium era seriamente preoccupato della forza degli azzurri e del campionato di Higuain e compagni. Ci siamo sentiti e la sua idea era quella di conquistare almeno un punto per spuntarla poi alla lunga con l’esperienza ma era sicuro, come poi è stato, che il Napoli avesse detto la propria fino alla fine della stagione. Il gol di Zaza nel finale ha cambiato le carte in tavola ma la percezione dell’impresa partenopea non deve mutare. Il problema è sempre lo stesso: la Juventus ha un budget illimitato e molto alto per il mercato, una società strutturalmente molto competitiva e risorse sempre illimitate. Il Napoli sta lavorando bene per colmare il gap e credo che, anche tecnicamente, con tre acquisti mirati possa diventare ancora più forte per il prossimo anno”.
PEPE REINA. “A Napoli due elementi entusiasmano la piazza da sempre come non mai: il portiere forte e l’attaccante trascinatore. Finalmente il Napoli ha entrambi gli elementi e sono felicissimo che Pepe Reina sia tornato in azzurro. Ero tra coloro infatti, consapevole dell’errore della società e del giocatore quando andò via ma, per fortuna, a volte nel calcio si riesce a rimediare a ciò che si fa. Spero resti il più lungo possibile all’ombra del Vesuvio, è un vero leader e tecnicamente è indubbiamente un portiere fortissimo. Ci vuole verve e carattere per reggere psicologicamente le pressioni di una piazza esigente e passionale come quella azzurra e Pepe è davvero un trascinatore, con una forza mentale assurda e le qualità di un portiere moderno, bravissimo anche con i piedi. Insomma, lo stimo davvero tanto e chi lavora con lui come Gabriel e Rafael ha solo da apprendere”.
Alessia Bartiromo
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