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Non sbaglia una giocata, a testa altissima nonostante la beffa. Il migliore in campo per SpazioNapoli è…

L’Olimpico come lo Stadium e fa male, malissimo. Perchè il gruppo di Maurizio Sarri non ha demeritato, depotenziando al meglio tutte le bocche di fuoco giallorosse e riuscendo – soprattutto nella seconda frazione di gara – ad incidere quell’impronta fatta di gioco convincente che ha ammaliato tutti durante questa stagione. Il pari come risultato più giusto, con la seconda piazza ipotecata, ma l’Eupalla concede e toglie, non sempre con un’equa distribuzione.E il Napoli l’ha appreso a proprie spese, più volte, quest’anno.

Guizzante, incisivo, Mertens. Senza timore di smentita il migliore dell’intero pacchetto offensivo partenopeo. Spina nel fianco reale, con i suoi cambi di passo, le sue accelerazioni, la ricerca continua della giocata intelligente e allo stesso elegante. Presente anche in fase di non possesso, il ritmo – va detto – non è stato sempre pulsante per l’intero arco di una gara che comunque l’ha visto emergere in maniera positiva e propositiva, come il suo modo di interpretare i settanta minuti concessi con fiducia da Sarri. Solo il ginocchio di Callejon a dividere il suo assist sublime con i giri giusti dalla gloria dovuta.

Il pacchetto di centrali azzurri esce altissima da una contesa che sulla carta definire ostica appariva persino riduttivo. Un martello Albiol, interventi precisi, cadenzati, sempre al posto giusto e capace di dettare la giocata. Guida senza esitazione di una linea, che nonostante qualche affanno in più sugli esterni, ha concesso agli avversari un tiro in porta per tempo. Lo spagnolo dirige, Koulibaly, il migliore in campo, esegue alla perfezione. La Roma è avversario con cui l’ex Genk storicamente si esalta, non cambia spartito nella gara odierna dove non perde un colpo. Dominio assoluto, fisico e rapido, in ripiegamento. Deciso in tackle e sicuro quando chiamato a temporeggiare. Lui, più di tutti, non meritava la sconfitta di misura. Epilogo di una gara ricca di rimpianti, proprio come nella maledetta serata del 13 febbraio, ma stavolta il margine resta a favore dei partenopei. Questo è il dato con cui approcciarsi alle ultime tre, fondamentali, finali.

Edoardo Brancaccio

Articolo modificato 25 Apr 2016 - 18:34

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Scritto da
redazione