L’agente di Maurizio Sarri, Alessandro Pellegrini, è intervenuto a Radio Crc: “Il problema non è stato che Jorginho ha fatto pochi passaggi, ma il pressing della Roma che nel primo tempo è stato asfissiante. Poi nel secondo tempo i giallorossi sono calati, e il Napoli avrebbe potuto vincere la partita: se avesse realizzato le occasioni create, parleremmo di un’altra partita. Sensazioni? Non ho la capacità di dire che Allan era più stanco di un altro, questo spetta al tecnico deciderlo. Potrebbe essere stata una scelta tattica, ma c’è il silenzio stampa e lui non può spiegarlo. Lui è un dipendente e deve seguire ciò che impone il club. Poi è chiaro che quel tiro alla Roma non doveva essere concesso”.
“Non possiamo nemmeno pensare che squadre come la Juve e o la Roma non debbano nemmeno tirare a porta. Allora mi richiamo alla buona sorte: ogni tiro che subiamo finisce fuori. E non voglio tirare in ballo la malafede degli arbitri: ieri la terna è stata perfetta. Però è anche vero che nel dubbio non si sbandiera un fuorigioco, se l’assistente l’ha fatto significa che ne era certo e allora bisogna fargli i complimenti. La Juve è più forte dal punto di vista mentale, è abituata a lottare per grandi obiettivi”.
“Il Napoli sta iniziando ora un percorso di avvicinamento che l’ha portato già a lottare per un periodo con i bianconeri. In questo momento c’è solo rammarico per una partita che si poteva vincere e che invece è stata persa. Reazione? Dopo la partita con la Juve la squadra ha reagito, anche ieri a Roma ha giocato con temperamento. Ad ogni occasione mancata dal Napoli, Spalletti si faceva il segno della croce, ma io non butto via nulla se non quei dieci secondi di movimenti sbagliati in area di rigore”.
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