Claudio Ranieri, tecnico del Leicester, ad un passo dal miracolo in Premier League, è intervenuto ai microfoni di Radio 105, parlando della sua avventura in Inghilterra e del campionato italiano, facendo i complimenti alle big della Serie A. Ecco le sue dichiarazioni:
“Parlare adesso che tutto ancora è in ebollizione è difficile. Le chiavi di lettura di quello che è successo sono tantissime. Avere un’ottima società, buoni giocatori, un campionato particolare perché le grandi non hanno fatto della continuità la loro forza, cosa che invece abbiamo fatto noi. E poi il feeling, la chimica che si è instaurata tra me e i giocatori. Già dall’inizio il presidente chiedeva di costruire una squadra che nei prossimi anni avrebbe dovuto competere per cercare di entrare in Europa, poi in Champions League. Questa è stata un’annata particolare: ora siamo in Champions League, manca poco al grande sogno. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra e vediamo cosa riusciamo a fare.
Tante volte adesso mi dicono ‘Come riuscite a gestire lo stress?’, continua Ranieri, “Ma loro non si rendono conto di cosa sopportiamo noi italiani. Noi sappiamo benissimo che l’unico momento di tranquillità sono quei 90 minuti della partita, il resto è tensione. Qui c’è una serenità, una tranquillità. Tu giochi e pensi solo a giocare e non ci puoi credere fin quando non vieni a giocare o ad allenare qui.
Nel 2000 quando arrivai Zola mi disse: ‘Mister, se lei in Spagna è stato bene, non crederà ai suoi occhi quando allenerà qui da noi’. E aveva ragione: è tutto un altro modo di vivere, di concepire lo sport, di essere tifosi della propria squadra. Qui anche se retrocedono, lo stadio è pieno, le famiglie ci vanno con i figli, i tifosi piangono, ma incoraggiano ancora la squadra, non c’è la contestazione che c’è in Italia. Loro vogliono credere che tu dai tutto per la maglia e allora accettano qualunque risultato.
Il campionato italiano? È stato molto interessante, molto combattuto. Complimenti alla Juventus che ha fatto una stagione magnifica, una grossa rimonta dove erano pochi a crederci se non la società, l’allenatore e i giocatori. Complimenti a loro, ma complimenti anche a Roma e Napoli che con Sarri sta facendo un ottimo lavoro”.
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