In casa Napoli tiene ancora banco la situazione relativa al rinnovo sulla panchina azzurra di Maurizio Sarri; è risaputo che c’è un contratto che prevede, entro il 31 maggio, la possibilità da parte della società di confermare l’allenatore per la prossima stagione e di farlo, in egual modo, fino al 2020. Nelle mente dell’ex empolese, però, qualcosa è cambiato rispetto a quando firmò l’estate scorsa per i partenopei.
Secondo quanto riportato sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Sarri pensa di essersi meritato una fiducia incondizionata da parte di De Laurentiis ed anche di esser meritevole di un lauto aumento dell’ingaggio. Ciò che preme di più l’allenatore, però, è il sentirsi protetto dalla società in alcuni momenti della stagione; cosa che quest’anno non è accaduta.
Dal canto suo, il presidente azzurro attende la fine del campionato per trarre le somme ma nutre dei dubbi riguardo principalmente alcuni punti. In primis il girone di ritorno, dove il Napoli è parso piccolo con le grandi perdendo diversi punti per strada; proprio la gestione dei big match da parte dell’allenatore non è piaciuta al patron. Passando poi per la maniera in cui Sarri ha fatto ruotare gli uomini; De Laurentiis sperava che l’organico venisse sfruttato al massimo in ogni suo componente, nuovi acquisti annessi cosa che non è avvenuta dato che Grassi e Regini non hanno praticamente mai visto il campo. Per finire con il nervosismo mostrato in panchina dal toscano che non ha aiutato la squadra ad abbassare la pressione nei momenti clou della stagione. Tantissime questioni da chiarire quindi tra i due e certamente il silenzio delle ultime settimane non aiuta nessuno, ne tantomeno la squadra che in quest’ultimo periodo dovrà affrontare 3 importantissime partite.
Articolo modificato 28 Apr 2016 - 09:51