“Appena arrivai a Napoli ebbi un battibecco con il capitano dell’epoca, Francesco Montervino. Successe dopo uno scontro di gioco in allenamento, mi diede un buffetto intimandomi di stare zitto. Aveva sbagliato persona. Io reagii assestandogli un paio di colpi, lui cercò di mettermi paura dicendo “ti ammazzo”.”: così Walter Gargano nell’intervista rilasciata alla radio messicana RG La Deportiva.
Non si è fatta attendere la replica dell’ex capitano del Napoli, che nel corso di Marte Sport Live ha dichiarato: “La cosa che più mi dà fastidio delle parole di Gargano è il fatto che ciò che avviene nello spogliatoio deve restare nello spogliatoio. É una regola non scritta del calcio. Ma non c’è niente da fare, prima o poi lo stile delle persone viene fuori: è una persona ridicola, non è uomo. Cosa gli rispondo? Che non sono abituato a toccare quelli sotto il metro e sessanta. Spesso sono ospite di trasmissioni radiofoniche e televisive, mai mi sarei sognato di raccontare cose successe nello spogliatoio. Se Gargano è diventato calciatore, deve tanto al sottoscritto e a Paolo Cannavaro, gente che per il Napoli sarebbe disposta a morire”
“Non è vero nemmeno quello che ha raccontato su Edo De Laurentiis. Posso dire solo che quello screzio con me nacque proprio dalla voglia di far rispettare le regole di uno spogliatoio a calciatori come Gargano e Lavezzi”.