GAZZETTA – Insigne, ultime due giornate decisive: Lorenzo ha una doppia missione ed un sogno nel cassetto

Stagione da protagonista, una costante spina nel fianco per le difese avversarie, una delizia per chi ha la possibilità di farlo giocare: eppure, tutto questo, potrebbe non bastare a Lorenzo Insigne. Il Magnifico, che certamente non ha brillato nelle ultime uscite, al punto che Maurizio Sarri gli ha preferito Dries Mertens, ha a disposizione altre due partite per mettersi in mostra e riprendersi non solo il suo posto da titolare inamovibile ma anche una maglia per i prossimi Europei.

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport fa il punto sulla situazione del ventiquattro azzurro: lo stesso Insigne non è sicuro del posto in Nazionale ma farà di tutto per guadagnarselo, in questi ultimi 180′ decisivi per lui e per il Napoli. Il rapporto con Conte è solido, dopo il chiarimento avvenuto tra i due e, sebbene il 3-5-2 del c.t non sia l’ideale per lui, il Magnifico proverà a strappare il biglietto per Coverciano prima, per la Francia poi.

Capitolo Napoli: il ballottaggio con Mertens c’è, ma il belga è stato forse troppo lezioso quando chiamato in causa contro l’Atalanta e la leziosità non è poi così apprezzata da Maurizio Sarri. Eppure Insigne ha pagato un periodo di appannamento, da cui si è finalmente ripreso e la gara contro gli orobici ne è palese dimostrazione: piuttosto pecca ancora un po’ sotto porta in termini di lucidità, ma è naturale per uno abituato a correre avanti ed indietro per tutto il corso della gara. Due reti nelle ultime quattordici per lui, ma il peggio sembra passato e Insigne ha dalla sua gli stimoli giusti per chiudere alla grande il campionato.

Chiusura sul contratto: fosse per lui, si cucirebbe l’azzurro addosso per la vita. La società non ha fretta ma, in caso di convocazione in Nazionale e Champions diretta per il Napoli, è lecito aspettarsi offerte dai big club europei e, probabilmente, è allora che il Napoli farà la sua mossa, prolungando il contratto siglato nel 2014 e adeguando il compenso economico, oggi fermo a 1.2 milioni. È questo, in fondo, il sogno nel cassetto di Lorenzo.