A pochi giorni di distanza dalla tragica morte in campo, per arresto cardiaco, di Patrick Ekeng, durante la partita del campionato rumeno tra Dinamo Bucarest e Vitorul Costanta, si è consumata un’altra tragedia su un campo da calcio. Sono quelle notizie che uno non vorrebbe mai dare ma che purtroppo rappresentano la realtà: in Brasile, durante una partita amatoriale a Recreio (regione di Rio), è morto Bernardo Ribeiro, centrocampista brasiliano, all’età di ventisei anni. La causa, purtroppo, è la stessa di Ekeng: arresto cardiaco.
È successo tutto in pochi minuti: dolori al petto forti, di quelli che ti spezzano il fiato. Poi il cambio, la richiesta di soccorsi che sono arrivati repentinamente e poi il nulla: inutile la corsa in ospedale e i tentativi di salvargli la vita, Ribeiro era già morto.
Una notizia davvero shoccante, e che in questo caso fa male due volte: Ribeiro, infatti, era anche noto al pubblico italiano per aver militato, nel 2009/2010, nelle giovanili del Catania, allora in Serie A. Tra le tante esperienze, anche un passato in Albania ed in Australia, prima del ritorno in Brasile. Ventisei anni, una vita spezzata: si sarebbe sposato infatti tra un mese esatto, con la sua compagna di vita e, tragica ironia della sorte, come trapela dalle indiscrezioni della stampa brasiliana, il ragazzo non avrebbe nemmeno dovuto giocare, nella giornata di ieri (sabato in Brasile, n.d.r), dato che aveva concluso i suoi impegni con l’Atletico Friburguense.