Il Napoli batte il Torino e si riprende il secondo posto in classifica ai danni della Roma: dominio azzurro schiacciante nella prima frazione di gioco e piccolo calo nella ripresa, figlio di un vizietto che la squadra di Sarri ha dimostrato di avere negli ultimi tempi ossia quello di non chiudere in modo definitivo le partite, concedendo sempre agli avversari una piccola opportunità per rientrare in gara.
Il monito alla squadra azzurra arriva anche dalla carta stampata, l’edizione odierna de La Gazzetta dello sport infatti giudica così la prestazione dell’Olimpico: “Quello che non si capisce è come gli azzurri siano riusciti a tenere tutto in bilico fino alla fine. Dopo aver annichilito il Torino con l’uno-due Higuain-Callejon, e dopo aver rischiato la goleada, infatti, al 2-1 di Bruno Peres il Napoli all’improvviso si mette paura, arretra, non tira più in porta e ricorre a qualche espediente (leggi perdita di tempo). Non è la prima volta che gli viene il «braccino»: compito in classe per Sarri, in vista della prossima stagione…Sarebbe folle a questo punto se il Napoli fallisse la Champions”.
Per la rosea dunque sarà compito del tecnico toscano curare quest’aspetto molto importante che, in vista del prossimo anno, può risultare decisivo ai fini della vittoria di qualche trofeo.
I commenti sono chiusi.