Torino toglie, Torino dà. Dalla sconfitta allo Juventus Stadium e l’addio al sogno scudetto alla vittoria all’Olimpico che riconsegna al Napoli un meritato secondo posto, perso soltanto per qualche ora. Ancora una gara da giocare al San Paolo contro il Frosinone, ma la Champions diretta è ormai davvero ad un passo dalla certezza.
Un risultato inaspettato, viste le premesse d’inizio stagione. Un pizzico di amarezza per il titolo più volte sognato, accarezzato, poi perso, c’è. Ed eccome se c’è. Ma il Napoli di quest’anno è da record.
Settantanove punti, il risultato migliore di sempre. Superato lo score della gestione Mazzarri nel 2012-13 e di Benitez l’anno dopo, entrambi chiusi a quota 78.
Maggior numero di vittorie in Serie A – 24 – e ad un passo anche dal record di gol segnati in campionato: 77 nel 2013-14, oggi 76 con una gara ancora da giocare. Migliorata nettamente anche la fase difensiva con 32 reti al passivo, mai così poche con De Laurentiis nella massima divisione italiana. Inoltre, ad una settimana dal termine, San Paolo imbattuto per la prima volta in queste nove stagioni di A.
Numeri pazzeschi che sottolineano la grande annata del Napoli, accompagnata da bel gioco e tanto divertimento. Una stagione che avrebbe meritato anche la conquista di un titolo a suggellare l’ottimo lavoro di una squadra andata al di là delle più rosee aspettative.
Qualche scivolone evitabile – Udine, Milano, Roma -, ma la presenza di una squadra irraggiungibile ha complicato i piani azzurri e distrutto i sogni di giocatori e tifosi. La Juventus ha vinto 25 delle ultime 27 partite ed è tornata a perdere ieri ormai a giochi fatti, dopo l’ultima sconfitta del 28 ottobre. Il Napoli, invece, nonostante il calo fisiologico, non è cambiato: con una vittoria domenica gli azzurri eguaglierebbero gli stessi punti del girone d’andata (41).
Dopo dieci mesi l’impronta di Sarri è forte e le premesse per costruire un progetto importante attorno al tecnico toscano ci sono tutte. Tanti aspetti ancora da migliorare. Da quello caratteriale alla gestione di più competizioni e di alcune fasi della gara, in cui andranno acquisiti cinismo e maggiore concentrazione. C’è la consapevolezza, però, di aver fatto qualcosa di straordinario.
Toccherà alla società offrire un parco giocatori adeguato per lottare su più fronti. Oggi è stato messo un mattone importante per delle fondamenta solide, domani servirà abbellire questo palazzo con tutti i comfort necessari per considerarlo un hotel a cinque stelle.
Andrea Gagliotti
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