Il Napoli trionfa contro il Frosinone per 4-0 qualificandosi alla prossima Champions League senza passare per i turni preliminari, al primo goal del capitano Marek Hamsik che sblocca il match e raggiunge il record di goal di Diego Armando Maradona con la maglia azzurra (81) risponde il nuovo recordman della Serie A TIM Gonzalo Higuain con una tripletta. Inutile girarci intorno: Gonzalo Higuain è il miglior attaccante al mondo e oggi è anche diventato il miglior realizzatore della storia della Serie A stracciando qualsiasi record, con i suoi 36 goal in 35 partite cancella definitivamente Nordhal (35 reti in 37 match) che dal 1950 sembrava intoccabile. Ripercorriamo ora insieme la carriera del Pipita dagli esordi con il River Plate passando per il Real Madrid fino ad oggi alle pendici del Vesuvio.
Era il lontano 2005 quando il centravanti argentino debuttò nel River Plate ma dovette attendere l’arrivo di Passarella per iniziare a giocare con continuità e segnare il suo primo goal contro il Banfield nel febbraio 2006. In totale con il club argentino il Pipita ha giocato 35 partite di campionato mettendo a segno 13 reti prima dell’arrivo in Spagna. Nel dicembre del 2006 Fabio Capello ne indicò l’acquisto alla dirigenza del Real Madrid che per 13 milioni di euro se ne assicurò le prestazioni, il debutto avvenne poche settimane dopo a gennaio nella coppa nazionale. Che fosse un predestinato lo si capì subito quando il 24 febbraio 2007 segnò la sua prima marcatura nel derby contro l’Atletico Madrid, marcatura che valse il pareggio definitivo portando il risultato sull’1-1. A Madrid Higuain iniziò a vincere i suoi primi trofei, in sei stagioni nella squadra della capitale portò a casa sei trofei: tre scudetti, 2 supercoppe di Spagna e una coppa di lega. Anche qui i suoi numeri sono impressionanti e sarebbero potuti essere ancora migliori se non fosse stato per le difficoltà incontrare nell’anno in cui la panchina delle Merengues fu affidata a Schuster, con un totale di 190 partite disputate nella Liga Gonzalo ha messo a segno ben 107 goal, una media di 0,56 reti per gara.
Bisognerà attendere l’arrivo di Rafa Benitez a Napoli e l’addio di Edinson Cavani per mettere gli azzurri alla ricerca di un nuovo goleador, sembrava destino che un altro argentino dovesse arrivare al San Paolo a scrivere una pagina di storia del calcio. Fu proprio Diego Armando Maradona a farlo esordire in nazionale nel 2009 contro il Perù dove trovò anche la rete e sulle orme di Maradona il Pipita ha iniziato a scrivere la sua leggenda all’ombra del Vesuvio a suon di goal. Il 27 luglio 2013 Gonzalo Higuain divenne un calciatore della SSC Napoli per una cifra considerabile irrisoria (37 milioni di euro più bonus) con un contratto blindato da una clausola di rescissione di oltre 94 milioni di euro come dichiarato dal Presidente Aurelio De Laurentiis. Nel triennio azzurro il numero 9 ha annientato ogni record, se qualcuno temeva che non avrebbe mai potuto garantire i numeri di Cavani è stato smentito a suon di palloni in rete e quest’anno è stato quello della consacrazione assoluta. Col Napoli il Pipita ha vinto una TIM Cup e una Supercoppa italiana ma i suoi numeri sono impressionanti e non fanno altro che migliorare anno dopo anno, se nella prima stagione mise a segno 17 reti in campionato e nella seconda 18, nel 2015/2016 ha stravolto questi numeri: 36 goal in 35 partite divenendo il miglior marcatore della storia della Serie A, infrangendo un record imbattuto dal 1950. In un totale di 104 presenze nella Serie A TIM ha raggiunto il pazzesco score di 71 marcature, in pratica 0,68 reti a partita (media che perde ogni contatto con la realtà oggi dove in questo campionato Gonzalo ha segnato un goal per ogni presenza archiviata).
Non servono molte parole per descrivere l’impresa compiuta dal fuoriclasse che indossa la maglia numero 9, i numeri parlano oltre ogni fede calcistica, se fino a poche ore fa Higuain era un grande calciatore oggi ha riscritto la storia del calcio lasciando un segno indelebile che probabilmente mai più verrà cancellato.
Grazie Gonzalo
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