Certi amori non finiscono mai, altri invece finiscono e pure molto male. A mente fredda si ripensa a ciò che è stato, agli errori, ai bivi ed alle scelte che hanno dato una sterzata alla propria carriera, ahimè negativa. Quello tra la Fiorentina e Mario Gomez è un rapporto che anche a distanza è irrecuperabile: arrivato a Firenze come fiore all’occhiello del mercato e con la fama di insaziabile bomber, il tedesco non ha mai lasciato il segno in terra toscana, trascorrendo più tempo in infermeria piuttosto che sul rettangolo di gioco e sprecando qualsiasi tipo di occasione che permettesse ai tifosi di ricordarlo con piacere. Unica gioia rilevante forse, quel gol siglato alla Juventus nella sfida valida per i quarti di finale di Eupoa League.
Proprio in merito alla sua “pessima” esperienza con la maglia viola, Gomez ha rilasciato alcune parole al canale ufficiale del Besiktas (sua attuale squadra), riportate da La Repubblica: “Ho fatto un errore ad andare alla Fiorentina. Ho scelto troppo in fretta e mi pento di questo…Mi dissero che sarebbero arrivati dei giocatori nuovi e che avremmo fatto buone cose in Europa ma ciò non è stato fatto. Il periodo viola è stato piuttosto deludente per me, era meglio scegliere un’altra squadra che mi stava seguendo (il Napoli ndr)”.
L’attaccante tedesco, che in Turchia ha ritrovato il sorriso e soprattutto i gol (26 in 33 partite e conquista del titolo di capocannoniere), rifila una stoccata piuttosto decisa al club di Della Valle, reo di non aver rispettato le promesse e di non aver dato modo alla squadra di raggiungere i livelli attesi. Proprio in queste settimane il Besiktas deve decidere se riscattare o meno il suo cartellino, per la simbolica cifra di mille euro: anche l’ex Bayern ha una duplice scelta ossia restare e giocarsi da protagonista la Champions League, oppure proiettarsi in una nuova esperienza in Inghilterra o Germania.
E pensare che qualche tempo fa anche il Napoli era sulle sue tracce: fu il tedesco infatti a bocciare il club azzurro preferendo l’esperienza a Firenze. Come sarebbe andata? Ai posteri l’ardua sentenza.