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ESCLUSIVA – Ecco chi è Maurizio Schaeper, il miglior portiere classe ’99. L’ex allenatore a SN: “Lo cercava il Milan ma il Napoli ebbe un’intuizione vincente”

I campioni del domani li riconosci subito, perché se un ragazzo ha la stoffa del predestinato si nota all’istante. Maurizio Schaeper di stoffa ne ha da vendere, d’altronde l’ha ampiamente dimostrato nell’ultimo campionato Allievi. Forse è presto per dirlo, ma quando vieni premiato come miglior portiere del ’99 il futuro appare inevitabilmente roseo. Già, classe ’99: Maurizio non è ancora maggiorenne ma sogna in grande, come è giusto che sia alla sua età. Ma le sfide di certo non mancheranno, già a partire dal prossimo anno, con il salto in Primavera e la Youth League alle porte. Sfide che Maurizio affronterà con il sorriso sulle labbra e con l’umiltà che l’ha sempre contraddistinto: “E’ un ragazzo simpaticissimo ed educato, – racconta ai nostri taccuini Stefano Cirillo, il presidente della Scuola Calcio Azzurri, in cui Schaeper ha militato dal 2009 al 2012 – e si sa relazionare bene con gli altri”. Valori che gli sono stati trasmessi dalla famiglia: “E’ il terzo figlio di due professori, il padre è stato anche allenatore di basket in Serie A. Proviene da una famiglia acculturata sia a livello scolastico che sportivo”.

La breve (per ora) carriera di Maurizio non è stata sempre rose e fiori. Colpa di un fisico esile per un ragazzo che sogna di indossare i guantoni da portiere: “Era molto magro e avevamo dei dubbi sulla sua crescita, – racconta Cirillo – con un padre e due fratelli oltre il metro e ottantotto nutrivamo comunque speranze. Da un punto di vista tecnico eravamo certi che potesse diventare un portiere importante. Fortunatamente è cresciuto”. Il resto è stato merito di una personalità disposta al sacrificio e di un’ottima tecnica di base: “Avere i piedi buoni per un portiere moderno è fondamentale, per certi aspetti ricorda Pepe Reina. Lui è bravo nel far ripartire subito l’azione. Già da piccolo era in grado di leggere bene le situazioni, parare e lanciare immediatamente i compagni”.

Caratteristiche innate che gli hanno fruttato i corteggiamenti di due club in particolare: Napoli e Milan. Perché quando sei un predestinato è ovvio che qualcuno, prima o poi, si accorga di te e bussi alla tua porta: “Sul campo del Savoia facemmo una selezione per il Milan, con cui eravamo affiliati. Con Galliani c’è sempre stato un patto di ferro e lui mandò Silvio Broli, responsabile delle scuole calcio rossonere. Mi disse che era un peccato che Maurizio non avesse 14 anni (ne aveva 12, ndr), altrimenti l’avrebbero preso”. Fortuna che a decidere le sorti di Schaeper sia stato il cuore: “Noi siamo la Scuola Calcio Azzurri e amiamo il Napoli”. Un’intuizione vincente, insomma. E il merito al Napoli di aver creduto in un ragazzo in cui nessuno vedeva un potenziale fenomeno: “Gli azzurri avevano Gigi Imparato come allenatore dei portieri. Ebbe l’intuizione di vedere in lui un futuro campione. Ha sofferto un po’ per il suo fisico, ma ora è cresciuto. Dobbiamo fare i complimenti al Napoli per aver preso un portiere esile che oggi è alto un metro e ottantotto”.

A livello umano, poi, la Primavera azzurra il prossimo anno si ritroverà in rosa un ragazzo d’oro. Umile, riconoscente e soprattutto maturo: “Ogni 26 dicembre al teatro di Torre Annunziata organizziamo una rappresentazione con tutti i ragazzi della Scuola Calcio, lui non è mai mancato. Ha una marcia in più, quando ci parli sembra un quarantenne. E’ serio e maturo”. Un mix di fattori che gli hanno permesso di collezionare 24 presenze nel campionato Allievi e di conquistare il premio come miglior portiere del ’99 assegnato da La Giovane Italia. In attesa delle prime sfide: la Primavera, la Youth League, la Nazionale. A proposito: Maurizio ha già racimolato una presenza con la selezione Under 15 e una con l’Under 16. In attesa di raggiungere vette più alte e traguardi ancora più importanti. E se dovessimo scommettere anche un solo euro su di lui, lo faremmo ad occhi chiusi.

Vittorio Perrone (@pervi97)
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Articolo modificato 26 Mag 2016 - 11:40

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Scritto da
Vittorio Perrone