Doveva essere uno di quei calciatori arrivati in Italia per diventare una delle punte di diamante della prima squadra del Napoli, ma la parabola della sua carriera prese tutt’altra direzione tant’è che non riuscì a ritagliarsi il giusto spazio neanche in Primavera.
Forse qualcuno se lo ricorderà per le sue apparizioni con la maglia degli azzurrini, altri semplicemente per essere stato il primo giocatore estone mai approdato al Napoli. Lui è Frank Livaak, attaccante classe ’96 arrivato nel 2013 all’ombra del Vesuvio e che ieri, nell’amichevole giocata tra Andorra ed Estonia, ha realizzato la sua prima rete con la maglia della propria Nazionale (gara finita 2-0, ndr).
Di questo attaccante si diceva davvero un gran bene. Ma forse le differenze con il calcio estone, forse le complicazioni legate alla lingua, ne hanno frenato l’esplosione. Con la Primavera di Giampaolo Saurini riuscì a collezionare in un anno e mezzo appena 3 reti e 1 assist in 36 presenze tra Campionato, Coppa Italia, Torneo di Viareggio e Youth League. Un bottino decisamente scarno che alla fine portò il direttore del settore giovanile, Gianluca Grava, a svincolarlo nel gennaio del 2015.
Oggi Livaak prosegue la sua carriera tra le fila dell’Alcobendas, formazione che milita nelle serie inferiori spagnole. Ieri invece il primo acuto davanti alla ribalta internazionale, festeggiato anche con un posto su Facebook. Eppure a Napoli difficilmente qualcuno lo rimpiangerà.
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