Il mercato, si sa, è uno sport a parte, capace di infiammare, ogni anno, le estati di tutti gli appassionati di calcio. Tre mesi, intensissimi, di speculazioni, viavai interminabili, colloqui, trattative, vere o presunte tali e via dicendo. E le sorprese, da prassi, non mancano mai. In Italia, a campionato concluso, il Napoli si è scatenato, letteralmente, per cercare i rinforzi giusti da aggiungere alla rosa che, nella prossima stagione, giocherà campionato, Coppa Italia e Champions League. Cristiano Giuntoli è stato avvistato spesso ad Amsterdam, casa dell’Ajax, uno dei club più importanti del mondo. Davy Klaassen era l’obiettivo numero uno per il centrocampo: giusto usare l’imperfetto, perché l’affare è definitivamente sfumato. Ma la sorpresa, dicevamo, è sempre una componente con cui fare i conti e, nelle ultime ore, il nome di Anwar El Ghazi è stato più volte accostato ai partenopei. Suggestione o meno, si tratterebbe di un vero colpo, di un affare formato “Champions”.
Esterno destro offensivo, classe 1995, El Ghazi è uno di quei calciatori da ammirare e di cui innamorarsi. Il Rotterdam, storica rivale dell’Ajax, lo nota ma l’esplosione avviene nell’altra squadra della città, nello Sparta, prima di essere notato dai Lancieri di Amsterdam, club in cui si è consacrato. Giovanissimo, di soli ventuno anni ma ha dalla sua esperienza in campo internazionale e tutte le caratteristiche che servono ad un giocatore impiegato nel suo ruolo: corsa, tecnica, senso della posizione, potenza, duttilità: ottimo nel 4-3-3, riesce ad adattarsi a qualsiasi sistema. Il fisico sembrerebbe non essere dalla sua: centottantotto centimetri, eppure scattante, agile, intelligente. In una sola parola devastante. Per molti è quanto di più vicino al primo Cristiano Ronaldo, giocatore cui si ispira ma fatto sta che con la palla riesce a far quel che vuole. Gioca largo, si accentra, calcia: la facilità con cui vede la porta, anche da una certa distanza, è disarmante. Ventisette presenze, per lui, quest’anno: undici reti, tre assist. Qualche miglioria da apportare ci sarebbe, ma la giovane età è una giustificazione più che valida: ha tutto il tempo per poter crescere e migliorare ulteriormente. Le premesse sono più che buone.
UN LEADER PREDESTINATO. In campo dà tutto, Anwar. Non solo illumina il pubblico con giocate e colpi di classe, ma ci mette anche il carattere, la personalità, elementi necessari per giocare a certi livelli. Un leader per i suoi compagni, ventuno anni vissuti da veterano sul campo e i margini di crescita sono impressionanti. Un’arma in più per i suoi compagni di squadra, per il suo allenatore e per la sua società che se lo coccola. Genio, nessuna sregolatezza, al centro del gioco, capace di assumersi le responsabilità necessarie per ripagare la fiducia di chi ha puntato su di lui. Un acquisto che farebbe le fortune di chiunque.
UN ACQUISTO FORMATO CHAMPIONS. Sarebbe più di un avvertimento, la prova tangibile che il Napoli non contraddice la sua linea: giovani, purché pronti. Con esperienza, capacità, di sicuro affidamento e dal futuro roseo. El Ghazi è il prototipo dell’acquisto da “Champions”, non una scommessa ma realtà da accogliere ed inserire nel contesto azzurro. In Europa, si diceva, ha la sua esperienza ed anche un piacevole biglietto da visita: gol, al Camp Nou di Barcellona, nell’ottobre del 2014. Un dettaglio insignificante, forse, ma comunque valido. A Napoli, nel 4-3-3 progettato da Maurizio Sarri, potrebbe essere perfetto. Ed inoltre andrebbe a rinforzare la fascia affidata a José Callejon, l’equilibratore degli azzurri, quello che non si ferma mai e che, perché no, potrebbe fare da maestro al giovane olandese: quale miglior modo per imparare e migliorarsi? Con l’Ajax ormai il discorso è aperto, e magari ci saranno dei colpi di scena. Una cosa è certa: per un giocatore del genere vale la pena accontentare le richieste del club. Un contratto in scadenza nel 2019, una valutazione di dieci milioni, poco più. Sarebbe un vero affare.
Articolo modificato 3 Giu 2016 - 11:13