“Questo signore (Sarri, ndr) lo rispetto ma non è per un Napoli vincente”, parole di Diego Armando Maradona. A lui va il secondo posto del podio delle accuse mosse al Napoli nell’anno solare. Un 2015 fatto di alti e bassi, con la partenza di Benitez e l’arrivo di Sarri. Diffidenza lecita, specie dopo i primi risultati negativi raccolti dal tecnico toscano. “Pare che a questo signore che oggi allena il Napoli, gli hanno fatto un regalo di compleanno. Io non conosco Sarri, non l’ho mai visto. Non ho niente contro di Sarri. È solo che la panchina del Napoli è un’altra cosa, il colpevole è chi lo ha messo lì”, insiste D10S, che non le manda di certo a dire e punge De Laurentiis. Discorso comune nel primo mese caldo del nuovo campionato, ma quella del Pibe è una critica fin troppo condita di pepe. China la testa Sarri, senza certo perdere il sorriso: “Già il fatto che mi conosce, mi onora. Spero solo di fargli cambiare idea nei prossimi mesi”. E così la presa al volo del consiglio e l’inversione di rotta. Qualcosa doveva cambiare e così è stato. Senza troppi giri di parole Sarri ha messo a tacere la piazza partenopea, stampa e Maradona annessi, restituendo al Napoli l’aurea magica degli anni d’oro. 15 risultati utili di fila e un successo mai eguagliato in Europa. Non c’è più tempo per le chiacchierare, ora Diego non potrà far altro che sperare per il suo Napoli, con l’augurio di vedere presto stringere la mano a quel Sarri che è riuscito nel suo primo intento.
Nella notte si è spento Muhammad Ali, una dei più grandi atleti di sempre all’età di 74. Tutto il mondo si è stretto vicino alla famiglia del pugile: sono arrivati messaggi da parte vip, politici e anche alcuni leggende del calcio come l’ex stella del Napoli Diego Armando Maradona.
Questo il messaggio del Pibe su Facebook: “È stato di gran lunga il migliore di tutti i tempi. È stato l’unico uomo che mi ha permesso di vedere mio padre piangere quando lo vide dal vivo all’incontro tra Ray Sugar Leonard e Tommy Herns, a Las Vegas, nel 1981”.
Quindi come posso non sentire questa perdita, se è colui che mio padre ammirava di più? Sul ring era un ballerino. Sicuramente se n’è andato perché non poteva più darci altre gioie, perché ogni volta che saliva sul ring era uno spettacolo unico. Le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia”. Belle parole di un campione verso un altro campione.
Articolo modificato 4 Giu 2016 - 22:56