É stato presentato ieri pomeriggio, presso la libreria Feltrinelli di Piazza de’ Martiri, il libro “Il tassista di Maradona”, di Marco Marsullo. Una storia che parte dal calcio per raccontare la vita di Jorge Magico Gonzalez, giocatore di El Salvador che con le sue prestazioni ai Mondiali in Spagna del 1982 attirò su di sé le attenzioni di tante squadre europee. Destò scalpore la sua scelta di accettare infine la corte del Cadice, un piccolo club spagnolo dove il Magico ha speso poi tutta la carriera. Grande amico di Diego Armando Maradona (“Se solo avesse voluto, sarebbe stato lui il più grande di tutti i tempi”, disse una volta El Pibe), leggenda vuole che oggi Gonzalez faccia il tassista a El Salvador. Da qui il titolo del libro, che scava nella profondità di un personaggio che il calcio ha tenuto nascosto, e che grazie a Marsullo viene riportato agli onori della cronaca in queste pagine che si fanno leggere tutto d’un fiato.
Questa l’intervista che abbiamo realizzato ieri all’autore:
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E qui vi riproponiamo invece l’intervista che Marsullo rilasciò in esclusiva a Spazionapoli il giorno dell’uscita del romanzo nelle librerie.
Un romanzo, o per meglio dire una cronaca romanzata, di una di quelle storie che il calcio nasconde nei suoi meandri, e che talvolta qualcuno riesce a tirar fuori per raccontarle ai tifosi di tutto il mondo: esce oggi nelle librerie “Il tassista di Maradona”, l’ultima fatica dello scrittore Marco Marsullo. L’autore napoletano (“Ma tifoso del Milan”, dice con orgoglio) è alla sua seconda esperienza sul tema calcio, che ha già trattato con enorme successo nel suo romanzo d’esordio “Atletico Minaccia Football Club”. Con “Il tassista di Maradona” Marsullo analizza ancora una volta un’idea di calcio romantica, a partire dal protagonista Jorge Magico Gonzalez, un giocatore che molti non ricordano, e che invece ha una storia davvero particolare alle spalle, quella che Marsullo racconta nel libro, di cui ha parlato in esclusiva a Spazionapoli.
Marco, come nasce questo racconto?
“La casa editrice Rizzoli mi ha chiesto di scrivere una narrazione calcistica, così dopo l’idea di Atletico Minaccia ho scelto questa di Jorge Magico Gonzalez, che è una di quelle storie sommerse che il calcio tende spesso a dimenticare perché un po’ malinconiche”.
Non sono in tanti a conoscere Magico Gonzalez…
“Eh no, purtroppo. Lui è un ex calciatore di El Salvador, che si qualificò per i Mondiali del 1982 in Spagna racimolando zero punti nel girone eliminatorio. Ma Gonzalez si mise in mostra, eccome, proprio in quel torneo: giocò un Mondiale mirabolante, addirittura al termine della manifestazione fu inserito dalla Fifa nella top 11 dei calciatori che vi avevano preso parte”.
Poi cosa successe?
“Mezza Europa si innamorò di lui proprio grazie a quelle prestazioni. Il Paris Saint Germain, la Fiorentina, l’Inter: c’erano tante squadre interessate a portarlo nel veccio continente. Solo che lui, di fare il calciatore ad altissimi livelli, non gliene fregava niente perché non voleva guadagnare con il calcio”.
Un personaggio assolutamente atipico, e soprattutto lontano anni luce dalla nostra epoca.
“Sicuramente. Alla fine scelse Cadice per svariati motivi: per il clima, perché era il sud della Spagna, si faceva spesso festa e gli ricordava un po’ il suo paese natale”.
Una storia particolare, che tu hai voluto toccare con mano, giusto?
“Sì, perché quando ho deciso di raccontarla mi sono recato personalmente a Cadice per qualche giorno, nel settembre del 2014. Ho girato un po’ per la città alla ricerca di ricordi del giocatore, ho visitato il Bar Goal, un posto che è un’istituzione per i tifosi del Cadice e che si trova proprio dinanzi lo stadio Ramón de Carranza. La gente se lo ricorda ancora Jorge Magico Gonzalez: i tifosi locali mi hanno raccontato tante storie, portandomi in giro per farmi conoscere la realtà in cui si muoveva il loro idolo”.
E poi perché il titolo “Il tassista di Maradona”?
“Nel libro c’è una narrazione tra il presente e il passato, in cui nel presente c’è questo signore cinquantenne ormai che è un tassista – perché la leggenda vuole che Gonzalez ora faccia questo come lavoro – e nel passato si racconta invece la storia del calciatore che deliziava gli occhi dei tifosi del Cadice. Maradona e Gonzalez sono molto amici nella realtà: Diego più volte ha detto che Magico era più forte di lui. Hanno giocato anche insieme, in una tournée estiva del Barcellona nel 1984 in California, ci sono dei video anche su Youtube (che potete vedere in basso, n.d.r.). E poi alla fine del libro c’è un incontro, a metà tra sogno e realtà, in cui Gonzalez porta in giro Maradona per le strade di El Salvador a bordo del suo taxi”.
Se volete un consiglio per una lettura estiva che vi porti in una dimensione tutta particolare del mondo del calcio, non c’è scelta migliore de “Il tassista di Maradona”.
Articolo modificato 9 Giu 2016 - 12:34