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Figlio della rivoluzione calcistica in Belgio, Meunier è il profilo giusto per il calcio di Sarri

È uno di quei nomi che, forse, non esaltano più di tanto la piazza. Ma basta visionare qualche partita del Bruges per rendersi conto che Thomas Meunier non sarebbe per niente un calciatore acquistato per fare la riserva o addirittura per fare semplicemente numero. Il belga – nonostante la possente stazza: 1,90mt – possiede una buonissima tecnica, oltre a un’ottima progressione palla al piede e nell’inserimento senza palla. Un assaggio delle sue qualità lo diede nelle due partite giocate contro il Napoli tra settembre e novembre, entrambe vinte dagli azzurri (5-0 all’andata, 1-0 il ritorno). Quel cross di esterno destro da fermo per Vossen durante la partita di ritorno è, forse, l’immagine giusta per descrivere il calciatore.

CARATTERISTICHE TECNICO-TATTICHE – L’esterno belga nasce per giocare in una difesa a quattro come terzino destro, pur avendo disputato un buon numero di gare anche da esterno di centrocampo. Data la sua altezza, si potrebbe ipotizzare una predisposizione più alla fase difensiva rispetto a quella offensiva. E invece il belga, classe ’91, riesce ad alternare le due fasi in modo costante e ‘pulito’. Tre assist e un goal messi in tabellino quest’anno nella Jupiler Pro League (massimo campionato belga) sono certamente un indizio importante. Una delle caratteristiche che maggiormente sorprendono è sicuramente la bravura nelle progressioni palla al piede. Meunier, infatti, riesce ad abbinare grande velocità a una buonissima tecnica sia nel dribbling che nella conduzione palla, nonostante il suo metro e novanta. Come quasi tutti i belgi ormai imparano da anni, anche lui nell’1contro1 è una sicurezza, riuscendo a creare molto spesso la superiorità numerica in fascia. In fase difensiva, invece, sfrutta le sue qualità fisiche per contenere gli attacchi avversari. Bravissimo anche nello smistare palla, in futuro, chissà, potrebbe risultare una buona pedina anche come centrale di difesa. E con il lavoro di Sarri potrebbe davvero diventare un jolly di difesa.

IN PIENA RIFORMA CALCISTICA DEL BELGIO – Meunier, essendo un classe ’91, si è praticamente trovato coinvolto nella riforma calcistica in Belgio, arrivata dopo le due figuracce rimediate ai Mondiali del 1998 in Francia e agli Europei del 2000 organizzati proprio da Belgio e Olanda. Due competizioni disastrose per i Diavoli Rossi, e che spinsero la Federazione belga a cambiare registro a partire dalle scuole. Nasce così la collaborazione tra calcio e scuola. E in quegli anni Meunier è alle prime armi con la sfera di cuoio, potendo in questo modo usufruire a pieno dei cambiamenti del piccolo paese dell’Europa settentrionale. Dal 2000 in poi esiste, in Belgio, una struttura che lega le scuole alle scuole calcio, a partire dalla selezione regionale di ragazzi compresi tra i 12 e i 17 anni, per poi passare, successivamente, alle selezioni di ragazzi da inserire nella Topsport Schools. In pratica, i ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, vengono allenati anche durante le ore di scuola da istruttori qualificati della Federazione. Un legame indissolubile. Un legame che ha portato il Belgio a essere una delle Nazionali più forti al mondo. E Meunier viene da quella scuola lì. Una garanzia, in pratica.

Autore di una partita più che buona contro l’Irlanda, adesso Meunier punta a diventare un titolare inamovibile della Nazionale Belga per i prossimi impegni a Euro 2016. E, chissà, magari puntare a diventare anche il nuovo terzino destro del Napoli targato Sarri. Con Hysaj e Meunier una cosa è certa: il Napoli si ritroverebbe la corsia di destra coperta e completa.

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Nappo Salvatore (facebook.com/salvatore.nappo.967)

Articolo modificato 11 Lug 2016 - 20:00

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