Una prestazione che di certo non ha lasciato indifferenti quella di Lorenzo Insigne contro l’Irlanda. Poco meno di 20 minuti per “Lorenzinho” che per un pelo, o meglio un palo, non hanno cambiato le sorti di un match noioso e giocate male dagli azzurri.
Tutti, ma proprio tutti, hanno apprezzato l’impatto che il talento napoletano ha avuto sulla partita, tanto che su Twitter è già partita una campagna in favore dell’attaccante partenopeo per vederlo titolare contro la Spagna (LEGGI QUI). Tra i tanti commenti di giornata, però, non passa inosservato quella comparso sull’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, che ha fatto storcere il naso a qualche napoletano.
Il “giornale rosa” ha infatti azzardato, nel tentativo di elogiarne la prestazione, un particolare paragone tra Lorenzo Insigne e i protagonisti della fiction Gomorra: “I puffi non abitano a Gomorra. Per questo l’unico azzurro di Lorenzo Insigne è il cielo che bagna Napoli. In tempi di fiction di successo, di male apparentemente irredimibile, Insigne diviene all’improvviso il contraltare immaginario della famiglia Savastano, la storia da raccontare perché può prevedere il lieto fine“.
Un commento decisamente poco chiaro, ma soprattutto evitabile a cui fa seguito una chiosa certamente più dolce: “Ce ne sarebbe davvero bisogno stavolta, e proprio per questo il tifo azzurro – soverchiato dall’inizio alla fine dalla marea verde irlandese – si risveglia in un solo momento, quando l’attaccante del Napoli entra, dribbla un paio di giocatori e colpisce un palo che sa di ringhio al potere. <<Insigne, Insigne>>, canta la gente per qualche secondo. Quasi un appello che dice a Conte: l’Italia ha bisogno non solo di soldati, ma anche di qualità“.