Un pomeriggio in memoria di Ciro. Due anni dopo, nel giorno della sua morte. Dopo quel tragico evento che il 3 maggio 2014 sconvolse una famiglia, una comunità, una città intera. E che quasi due mesi dopo, il 25 giugno, strappò per sempre Ciro Esposito all’affetto dei suoi cari, in un’età in cui si fanno progetti, si pensa a quello che sarà, al lavoro duro ma appagante, a una vita da vivere con la tua fidanzata che vorresti sposare. E invece no. La morte, per mano di un assassino che ora sta scontando una pena giusta. Ma che non restituirà mai Ciro ai suoi cari, a tutti noi.
Oggi uno di quei momenti in cui si rinnova l’amore. Quello sì, supera anche la morte. Una piazza piena, tante maglie del Napoli, un affetto incontenibile. E tanti, tantissimi, con le lacrime agli occhi. Poi la deposizione della targa in memoria di Ciro, nella giornata organizzata dall’associazione “Ciro Vivo Onlus”, in collaborazione con il Comune di Napoli. L’amore, per una volta – e la solita speranza è che possa essere per sempre – ha travalicato le bandiere: c’erano tifosi giunti da ogni parte d’Italia oggi a Scampia. Sostenitori della Lazio, del Genoa, del Venezia, persino della Roma. Tutti lì per ricordare Ciro, nel giorno della sua scomparsa.
Era presente anche il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è augurato di non dover più assistere ad eventi luttuosi del genere: “Tutti dobbiamo fare qualcosa in più, non bastano più gli appelli, lo sport è vita e tale deve rimanere”. Parole apprezzate quelle del numero uno di Palazzo San Giacomo. Perché se Ciro ha pagato con la vita il folle gesto di un delinquente, deve diventare un esempio, affinché tutto questo dolore abbia un senso. Se mai potrà davvero averlo.
Vincenzo Balzano
Twitter: @VinBalzano