L’estate è diventata tutta ad un tratto rovente. No, non ci riferiamo alle condizioni climatiche, bensì allo scossone che ha dato Higuain al mercato del Napoli e di conseguenza a quello internazionale. Le parole del fratello-agente del Pipita, Nicolas Higuain, hanno già fatto il giro del mondo (LEGGI LE DICHIARAZIONI), mettendo a nudo il vero, grande, problema che sta accompagnando i partenopei in questa sessione di mercato: chi vuol essere il Napoli?
Sì, è questa la domanda da porsi. Il Napoli è un club di primissima fascia mondiale? Gli manca un gradino per diventarlo? O la strada per diventare una delle squadre più forti d’Europa è davvero così lunga da percorrere?
Le accuse lanciate dal fratello di Higuain sono chiare: “Siamo arrivati a Napoli con un progetto da Champions League, che puntava allo Scudetto, con un miglioramento delle strutture e tanta voglia di crescere, ma la risposta della società non è stata corretta. Gonzalo è un professionista e rispetterà il contratto, ma a queste condizioni non rinnoveremo“. Parole taglienti come una coltellata, inferta direttamente al presidente Aurelio De Laurentiis. Il vero, e probabilmente unico, destinatario delle dichiarazioni del fratello del Pipita.
Già, perché Higuain non ha parlato male della città. Anzi, l’ha elogiata. Higuain non ha mai detto di voler andare via (questo al limite lo ha lasciato sottintendere, ndr). Higuain non ha mai detto che l’ostacolo per il rinnovo è un problema di soldi. Insomma l’argentino ha fatto intendere, ma questo è ancora da verificare, che l’unico problema al prolungamento del contratto è la mancanza di investimenti volti ad una crescita complessiva del club. Pochi investimenti in strutture (che a dirla tutta non dovrebbero interessare al giocatore), nessuna crescita del settore giovanile, ma soprattutto il mancato potenziamento della squadra che di conseguenza non sarà mai in grado di lottare per traguardi importantissimi. Cosa inaccettabile per un giocatore del talento di Higuain. Sì, perché il talento va di pari passo con le ambizioni. E di talento il Pipita ne ha tanto, così come le ambizioni. Chi lo conosce sa che le recenti delusioni in campionato (che voleva a tutti i costi vincere, vedi reazione nervosa di Udine) e la sconfitta in Copa America con la sua Nazionale, non hanno fatto altro che accrescere la sua sete di vittorie.
Dunque, attenendoci alle sole dichiarazioni dell’agente (e senza voler pensare che dietro ci sia altro), sarebbe difficile dar torto ad Higuain, perché non ha fatto altro che esprimere il pensiero che ha ogni tifoso azzurro: quello di vincere trofei. Mossa furba quella dell’entourage dell’attaccante che in questo modo sposta tutta la pressione e la “colpa” di questa situazione sulle spalle di De Laurentiis, mettendolo di fatto spalle al muro.
E allora come può il presidente capovolgere la situazione? Semplice, dando un segnale alla piazza, alla concorrenza, alla squadra e allo stesso Higuain: ovvero piazzando in pochi giorni i colpi auspicati dal Pipita che potranno servire a rendere la rosa di Sarri più competitiva. Solo in questo modo le reali intenzioni dell’argentino potranno essere messe a nudo, e solo in questo modo si potrà realmente capire se l’amore e l’attaccamento alla città e alla tifoseria decantate nel lungo accusatorio rivolto al club, siano state soltanto un grande bluff. Infatti questo potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol per Higuain che ha praticamente servito a De Laurentiis la palla-gol per la vittoria, che così potrebbe dimostrare che tutte le parole proferite dal fratello del Pipita non sono altro che un escamotage per chiedere la cessione a prezzo di saldo non rispettando la clausola rescissoria. Ma il presidente saprà sfruttare questa occasione a dovere?
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