AZZURRIAMOLO! Ogni stadio che si rispetti ha i propri colori sociali sbandierati ovunque. Molto spesso, l'albero del San Paolo è troppo variopinto e poco azzurro. Per abbellirlo definitivamente, occorrerebbe dare una rinfrescata a tutto: pareti e gestione. Uniti, sotto un'unica bandiera, potrebbe rinsaldare quella vecchia unione partenopea che, decenni or sono, stregò l'Italia intera. "Noi siamo napoletani": mostrarlo, non solo cantarlo. Magari partendo proprio da questo nuovo anno che sta per iniziare: il ventiseiesimo da quel tricolore, forse quello "zero" per il Napoli. Perché alla fine, da dove ripartire se non da casa tua?
Nonostante il calciomercato sia appena agli esordi e manchi ancora molto per decretare se l’operato di Giuntoli e società sarà stato soddisfacente o meno, è inevitabile notare una situazione di malcontento generale che sempre più si sta propagando fra i tifosi nell’ambiente partenopeo.
Il motivo di tale scontento sarebbe causato dai numerosi rifiuti ricevuti dal Napoli in questi primi avvii di trattative: ma a rincarare la dose ci sono state poi le esternazioni poco felici di Koulibaly e la recentissima di Nicolas Higuain, fratello del bomber Gonzalo. Dopo Tonelli, insomma, non sembrano esserci stati particolari salti in avanti nel concreto. Ma perché i giocatori rifiutano Napoli?
A provare a dare una spiegazione è stato Mario Sconcerti, giornalista di Sky Sport, che ha così sentenziato: “Perché i calciatori non vengono a Napoli? Probabilmente perché è girata una voce, qualcosa di cui molti calciatori si sono lamentati anche in passato: sappiamo bene che Napoli è una piazza invadente con i suoi beniamini e spesso non li fa vivere bene. Poi c’è la questione dei diritti d’immagine, che sono a tutti gli effetti un problema concreto per il buon esito delle trattative”.
Articolo modificato 30 Giu 2016 - 16:09