Arkadiusz Milik, per gli amici semplicemente Arka, ha fatto tantissimo parlare di se nelle ultime ore in quanto avvistato a Capodichino per portare avanti una importante trattativa di mercato con il Napoli (LEGGI QUI). La squadra azzurra è stata folgorata dal giocatore polacco, tanto da accelerare improvvisamente per accaparrarselo. Andiamo a scoprire nel dettaglio la storia e le qualità tecniche dell’attaccante dell’Ajax.
STORIA – Arka nasce a Thychy in Polonia il 28 febbraio del 1994 e fin da quando comincia a muovere i primi passi il suo unico obiettivo è quello di calciare un pallone. Le prime esperienze calcistiche le svolge nel Rozwoj Katowice, dove dimostra immediatamente di essere un giocatore di gran lunga superiore a tutti i suoi compagni e avversari tanto che a soli 17 anni viene preso in prestito dal Górnik Zabrze, squadra che milita nel campionato maggiore polacco, dopo aver sostenuto dei provini in Inghilterra per il Tottenham e il Reading rifiutati poi dallo stesso giocatore per restare in Polonia; in questa sua prima stagione tra i “grandi” del suo paese totalizza 24 presenze e 4 reti convincendo il club ad acquistarlo per una cifra pari a 130 mila euro. È qui che incontra il suo grande mentore, l’allenatore Adam Nawalka (adesso CT della Polonia), che gli insegna e mostra tutti i segreti del grande attaccante. Le sue prestazioni fanno drizzare le antenne del Bayer Leverkusen che nel gennaio del 2013 lo acquista per 2.6 milioni; l’impatto con la Bundesliga non è dei migliori e in una stagione e mezza, compresa l’esperienza in prestito all’Ausburg, totalizza 24 presenze racimolando solamente 2 reti. Nel 2014 arriva l’occasione che finalmente lo consacra, sotto la guida di Frank De Boer all’Ajax (prima in prestito e poi riscattato per 2.8 milioni) esplode definitivamente siglando una marea di goal; in sole due stagioni con il club di Amsterdam Milik mette a segno la bellezza di 47 reti e 21 assist in 75 presenze tra tutte le competizioni. Il suo maestro Nawalka lo convoca in Nazionale maggiore e lo piazza al centro dell’attacco insieme a Robert Lewandowski, formando una coppia d’attacco strepitosa. La Polonia anche grazie a lui è stata una delle sorprese di Euro 2016 arrivando fino ai quarti di finale ed eliminata solamente ai rigori (segnato da Milik) dal Portogallo; Arka ha siglato la prima rete polacca del torneo contro l’Irlanda del Nord e nelle restanti partite è riuscito a crearsi numerosissime occasioni da goal.
CARATTERISTICHE – La sua possente stazza, 188 cm per quasi 80 kg di peso, lo rende un giocatore molto forte fisicamente ma al contempo Milik riesce ad abbinare anche una straordinaria velocità di esecuzione e rapidità negli spazi stretti. Queste sue molteplici doti gli permettono di poter essere un giocatore duttilissimo ed utile in qualsiasi situazione per i suoi allenatori; può infatti muoversi come centravanti puro grazie alla sua altezza, ma può essere schierato anche come seconda punta o esterno a supporto della prima punta come dimostrano i suoi numerosi assist. È dotato di un mancino di grande qualità, cosa che a Napoli fa sempre piacere, come si è potuto notare durante la competizione europea; spesso, infatti, si incarica di battere i calci piazzati, dalla media e lunga distanza. Non solo pregi, però, per l’attaccante polacco; in alcune circostanze pecca di poca freddezza e lucidità sotto porta, difetto dovuto forse alla ancora giovane età, ma anche al tanto lavoro di corsa e pressing sugli avversari che non gli consentono di arrivare fresco nei momenti clou della partita. Se il Napoli dovesse riuscire ad accaparrarselo, metterebbe a segno certamente un colpo da 90; moltissimi top club hanno messo gli occhi su di lui a conferma delle sue grandi qualità. Che sia lui il successore di Gonzalo Higuain con la maglia azzurra?
Ecco alcuni dei colpi del giocatore polacco:
Articolo modificato 5 Lug 2016 - 00:57