Stasera fa fatica anche la luna ad addormentarsi: sul mare si rispecchia quasi per inerzia, di sicuro si mostra meno vogliosa d’illuminare un’altra notte d’incertezze e paura. Colpa del calciomercato, dicono. In realtà sarebbe molto più salutare puntare il dito verso il bianconero: c’è la Juve di mezzo, c’è sempre la Juve. Costante che non si digerisce, non si può, né si vuole.
CLAU-SOLA – Nel mezzo però resiste una speranza, praticamente una preghiera: cosa resta davvero tra Napoli ed il Pipita? Non una storia, questo è certo. Con l’ok di massima dato alla Juve, qualcosa si è inevitabilmente incrinato, rotto, spezzato. E dalla mancanza di fiducia arriva presto il tradimento: vuoi o non vuoi, gli step sono quelli. Nella vita, nel calcio, nel mercato. Infame, stasera. Più di tante altre volte, perché pieno di punti interrogativi che hanno risposte diverse dal desiderato, spesso differenti pure tra loro. Ad esempio: c’è o non c’è la clausola rescissoria? Sì, c’è: o almeno questo risulta nelle ultime ore. Quella cifra che tiene saldamente insieme Napoli ed Higuain resta lì, fissa, e ora può fare tutta la differenza di questo mondo. La Juve pare disponibile a raggiungerla, dilazionando il pagamento ma garantendo tutti quei soldi. Tutti. Altro mondo, altri palcoscenici. Che mettono in scena trionfi di rassegnazione napoletana: ma quale commedia.
UN ATTACCO – Novantaquattro milioni, oppure settanta, oppure sessanta ma con contropartita tecnica. ADL si trova praticamente davanti alla porta dei tre leoni: qualunque sia la decisione da prendere, qualcuno finirà per sbranarlo in ogni caso. Non si ragiona coi sentimenti, è sempre stato uno dei limiti umani. Si ragiona ancor meno col cuore dei napoletani: Gonzalo non era tutto, ma ci si avvicinava enormemente. Il solo pensiero di dover ripartire senza il Pipita è già di per sé dilaniante. Il retropensiero del sorriso beffardo degli juventini dopo un mercato già stellare, in fondo può disintegrare la piazza in mille pezzi. E poi, la pressione aumenta a dismisura: con tutto il cash potenzialmente a disposizione, non ci si può più nascondere. Lo si può prendere come un regalo d’addio, questo di Higuain: finalmente potrà svelarsi la vera natura dell’azzurro targato 2016/17. Sicuri però che lo si voglia scoprire?
DA ADESSO IN POI – D’ora in avanti si può solo aspettare. Lunedì ci sarà l’incontro risolutore, in qualsiasi senso lo si voglia guardare: Juve e Napoli s’incontreranno, e anche lì si capiranno le intenzioni di De Laurentiis. Il quale, in ogni caso, pare continui a ribadire: quell’opzione è bella che scaduta. Dovesse fare muro, a quel punto toccherebbe ai bianconeri: dalle parole dovrebbero passare ai fatti, ma a quale prezzo? 94 milioni resta una somma non impossibile dando uno sguardo a quanto resta nelle loro casse, ma comunque difficile per una questione di bilancio. La bipartizione può agevolare, non risolvere un eventuale ‘problema’. In più, dovesse essere confermata la scadenza dell’accordo, a quel punto il presidente potrebbe prendere atto della volontà del giocatore, ma sorvolare e decidere a chi cedere. In fondo, clausola o non clausola, il futuro di Higuain pare segnato: non c’è più azzurro nel suo cuore. C’è la voglia di vincere, semmai. Ma non l’amore. Non la sua gente. Mai più quel sorriso.
Cristiano Corbo