Quest’oggi durante l’allenamento Pepe Reina ha subito un’elongazione del bicipite femorale destro, infortunio lieve ma che lo terrà lontano dal campo per almeno una settimana in attesa di nuovi accertamenti. Pepe, oltre ad essere un grande portiere, una sicurezza per la difesa e un fondamentale uomo squadra, è anche prono agli infortuni in questi ultimi anni, la carta d’identità (31 agosto 1982) sicuramente non aiuta a recuperare rapidamente o ad evitarne altri e, probabilmente, è giunto il momento di fare una riflessione su quanto il ripetersi di queste situazioni possa inficiare il rendimento degli azzurri. Senza assolutamente mettere in dubbio le qualità tecniche e umane del portiere spagnolo non si può però negare che questo acciacco è l’ennesimo di questi anni, a marzo ci fu uno stop sempre in allenamento ma i primi erano iniziati già a ottobre quando si fermò poco prima della gara col Milan.
Guardiamo in casa nostra? Beh sicuramente non sono i portieri che mancano alle dipendenze di mister Sarri. Il primo indiziato per poter affiancare Reina in un ruolo di comprimario e non solo di riserva sembra essere Luigi Sepe, il portiere dimostrò un buon potenziale all’Empoli e se non fosse stato per i problemi con la Fiorentina avrebbe potuto crescere ulteriormente affermandosi come uno dei migliori portieri italiani. L’età è sicuramente dalla sua parte essendo un classe 1991, inoltre è campano e ha molta fame di dimostrare il suo valore, da non sottovalutare il fatto che essendo cresciuto nel vivaio nazionale sarebbe un valore aggiunto per le regole UEFA per le partecipazioni in competizioni internazionali. Non va inoltre dimenticato che in rosa c’è sempre il brasiliano Rafael, pagato due tre anni fa ben 5 milioni al Santos, e che in questo ritiro di Dimaro si sta mettendo bene in evidenza.
Sul mercato invece chi potrebbe essere il presente e il futuro del Napoli? Guardarsi intorno non è un crimine anzi il dovere di un grande club che punta in alto, per rimanere in Italia uno dei profili più interessanti risulta quello di Marco Sportiello classe 1992, già accostato in passato ai partenopei e fu proprio Sartori a giugno ai microfoni della Gazzetta dello Sport ad aprire ad una trattativa: “Un futuro per Sportiello al Napoli? Giuntoli conosce perfettamente Sportiello avendo speso un anno insieme e quindi sa benissimo cosa può dare il ragazzo; non c’è neanche bisogno di telefonate, anche se ci siamo visti due giorni fa in Lega. Giuntoli e il Napoli sanno perfettamente quanto vale Marco Sportiello“.
Se poi si volesse puntare su un top player assoluto e quindi affiancare a Reina qualcuno che potrebbe rappresentare il futuro non solo del club di De Laurentiis ma anche della nazionale tedesca il profilo adatto sarebbe sicuramente quello di Marc André ter-Stegen, il ventitreenne estremo difensore del Barcellona che ultimamente ha più volte lamentato il dualismo con il suo compagno di reparto Bravo. Ter Stegen è uno dei più forti portieri in circolazione, già nazionale under 21 e ora maggiore che in questa sessione di calciomercato ha mostrato la sua favorevole disposizione ad un trasferimento per poter cogliere l’opportunità di giocare titolare stabile in un club di livello. Il Liverpool ci aveva provato ma senza successo, mentre il pressing del Manchester City prosegue ma la trattativa è molto difficile a causa della presenza di Hart che non è facile da piazzare altrove, la richiesta del Barcellona è di 20 milioni di euro una cifra fattibile per le casse azzurre così come l’ingaggio (2,6 milioni di euro). Quella del portierone di Moenchengladebach è solo una suggestione ma valutando le cifre in ballo e la volontà del calciatore di potersi affermare giocando titolare altrove non si tratterebbe di un affare impossibile. La domanda è: il Napoli dovrebbe iniziare seriamente a pensare al post-Reina fin da subito?
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