FOCUS SN – Dalla fase difensiva alla rifinitura per andare a concludere: la ricerca della perfezione di Sarri

La nuova stagione è alle porte. Una stagione ricca di impegni, sia in campionato (c’è da confermare, quantomeno, il 2° posto) che in Champions League. Si riparte da chi? Da Higuain non più: ha fatto la sua scelta, quella di vestire il bianco e il nero. E allora, per ora, il top player è lui: mister Sarri.

Nel suo secondo ritiro a Dimaro, il mister è ripartito dalle sue basi, ovvero tanto lavoro fisico abbinato sempre a situazioni tecnico-tattiche, proprio per non avere un gruppo pronto fisicamente ma poco allenato da un punto di vista mentale. Altro marchio di fabbrica del tecnico toscano è sicuramente la fase difensiva e, in particolare, la cura dei movimenti dei quattro difensori. I dettagli, in tal senso, fanno la differenza. È da queste basi che Sarri prova ad arrivare alla perfezione.

IL LAVORO SUI MOVIMENTI DIFENSIVI – Mister Sarri, come detto, e come era ovvio aspettarsi, si è soffermato a lungo sui movimenti della linea a quattro della difesa partenopea, spostando – a volte – di peso i calciatori per inculcare a tutti quelle che devono essere le posizioni giuste da “assumere” nelle varie situazioni di gioco che si creano in campo. Tanto lavoro per allenare i quattro difensori a “rispondere” a situazioni di palla coperta e scoperta, e sulle verticalizzazioni avversarie da varie zone di campo. Un occhio di riguardo da parte di Sarri soprattutto sulla scelta dei tempi: quando scappare, quando avanzare, chi deve uscire, e così via:

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I quattro difensori ‘scappano’ su palla scoperta, aspettando il lancio dell’avversario
2
La linea difensiva, subito dopo il lancio, scappa e si ricompatta tenendo la linea stretta
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Su palla coperta, il centrale esce in chiusura sull’attaccante di spalle, mentre i tre dietro stringono alle spalle del centrale assumendo la postura ‘ideale’ per avere la visuale della sfera

DAL RECUPERO PALLA ALLA CONCLUSIONE – Altro aspetto curato da Sarri è sicuramente quello legato alla finalizzazione della manovra azzurra. Il mister, nel corso del ritiro, ha spezzettato il lavoro in micro-situazioni per poi andare a ricomporre il mosaico con un 11vs0 proprio per arrivare alla conclusione finale. Una prima esercitazione proposta dal mister per avere un palleggio rapido e smarcamenti continui prevedeva un 7vs7 + 7 jolly distribuiti nei quattro lati del quadrato costruito su una sola metà campo:

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I jolly (cerchi bianchi) giocano al di fuori del quadrato, non possono scambiarsi il pallone e – quando ricevono palla – devono trasmetterla di prima. Questo per cercare la massima intensità per chi gioca all’interno del quadrato, creando continui smarcamenti

TRANSIZIONE POSITIVA E FINALIZZAZIONE – Uno dei punti di forza del Napoli della stagione 2015-2016 è stato senz’altro il grande pressing offensivo con conseguente recupero palla nella metà campo avversaria. E anche nella prossima stagione, Sarri vuole continuare su questa strada. Una delle esercitazioni maggiormente proposte dall’ex tecnico dell’Empoli è proprio incentrata su questo lavoro che viene effettuato da centrocampisti e attaccanti:

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Persa la palla (in possesso dell’uomo nel cerchio rosso), la squadra ‘transa’ velocemente sia per chiudere (cerchio nero 2) il possessore, sia per le marcature preventive (cerchio nero 1 e 3)

 

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Recuperata palla (cerchio nero), si cerca subito la verticalizzazione (freccia nera) per il centravanti (cerchio giallo)

Allenamenti intensi, sia da un punto di vista fisico che mentale. Mister Sarri non lascia nulla al caso, e lo si può notare dalla sua maniacale ricerca della perfezione. E non solo per quanto riguarda la fase difensiva. Insomma, Sarri continua a plasmare la squadra, e lo si fa anche senza Gonzalo Higuain. D’altronde, lo stesso Sarri l’ha detto: “faremo senza”. 

Salvatore Nappo

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