Una telenovela per tutte le stagioni, Nikola Maksimovic ed il Napoli. Amore a prima vista, o quasi. Giuntoli lo apprezza a dismisura, Sarri conviene, Aurelio De Laurentiis certificherebbe il tutto volentieri. Un corteggiamento nato un anno fa e mai realmente accantonato. Un’eccezione per un investimento sulla retroguardia, una sferzata alle strategie da sempre operate in quella zona del campo.
Il Torino, nella persona del presidente Cairo resiste. Non c’è esigenza di vendere, anzi, la volontà è quella di consegnare a Sinisa Mihajlovic una formazione il più competitiva possibile. Assetto da guerra, con il sergente di ferro serbo al timone, e l’ex Stella Rossa rappresenta uno dei cardini assoluti nei progetti granata. In particolare dopo la partenza di capitan Glik.
Tutto finito? Certo che no. Spunta il terzo incomodo, non un personaggio qualsiasi, tutt’altro. Fali Ramadani, seppur meno appariscente di altri, è uno dei guru del mercato mondiale. L’agente di Maksimovic, e non solo, ha un’unica volontà: vestire d’azzurro il suo assistito, scottato da una stagione influenzata, indubbiamente, dalla fastidiosa frattura del metatarso. Ma che comunque, al netto degli incidenti di percorso, avrebbe potuto presentare esiti differenti. Spiccare il volo, salto di qualità definitivo per un classe ’91 che ha mostrato qualità importanti ma che ancora, giocoforza, non può essere annoverato nella creme per reparto. Progetto chiaro, l’operato in favore dei granata in questa sessione di mercato – vedi Ljajic – è palese. L’offerta del Napoli è importante, forzare la mano può essere un’eventualità. Il rinnovo offerto dai granata possibilità remota. Scacco a Cairo? Lo dirà il mercato.
Edoardo Brancaccio
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