Rafael 6: Poco da registrare dalle sue parti. Serata tranquilla.
(Dal 46′ Sepe 6: Un intervento plastico. Poco altro.)
Hysaj 6,5: Chiude a doppia mandata l’out di destra. Con l’ex Empoli di guardia non si passa. Una certezza. Disimpegni in totale scioltezza, persino elegante. Cresce a vista d’occhio, in ogni fase.
(57′ Maggio 6: Tenere campo, chiudere bene dalle sue parti ed eventualmente ripartire. Le dispense sono chiare, l’operato anche.)
Albiol 6,5: Il fare è consueto, giostra e accarezza la sfera. Dirige in automatico, una consuetudine. Meccanismi acclarati, gli affondi dei nizzardi sostanzialmente innocui.
(Dal 46′ Chiriches 6: Testimone con lo spagnolo, ancora inferiore la pressione dei francesi. Lui guida, agisce, non si può chiedere altro.)
Koulibaly 7,5: Perentorio, devastante. Strapotere in avanti come nella linea a quattro dietro, sul tracciante preciso di Valdifiori è puntuale e sigilla il vantaggio. In comodità, con un leggero esterno il 3-0, doppietta personale. Esultanza e attaccamento, attendendo riscontri contrattuali. Il lavoro sui piazzati è servito, questo è certo.
Ghoulam 6,5: Spinge sempre alto, forza, coraggio e immensa convinzione nei propri mezzi. L’arma in più confezionata da Sarri nel ritiro di Dimaro. Affonda, attacca, ara l’out mancino con e senza palla.
(Dal 46′ Strinic 6: Chilometri da macinare, gambe da registrare. Nient’altro, dalle sue parti il Nizza praticamente non c’è mai. La spinta non è quella dell’algerino, ma anche stoffa e condizione sono differenti.)
David Lopez 6: Fa il suo. Filtro e impostazione. Si espone quando deve, apparire è eventualità, non prerogativa. Sostanza, tanta sostanza. Il resto va da sé.
(Dal 46′ Allan: Un destro da fuori e tanto movimento. C’è da mettere minuti nelle gambe. Tanta corsa sull’out destro, ma mancano gli spunti che hanno conquistato la piazza la scorsa stagione.)
Valdifiori 6,5: Il piede è un gps, lo sa, lo sappiamo. La parabola per lo stacco di Koulibaly praticamente perfetta. Dirige i lavori a metà campo con naturalezza. La voglia di Napoli si sente nel destro col compasso preciso e nei movimenti puntuali. Deciderà Sarri, l’ex Empoli c’è.
(Dal 46′ Jorginho 6: La seconda frazione di gara è ordinaria amministrazione. Poca roba per il regista ex Hellas, grandi passi verso l’esordio in campionato.)
Hamsik 6: Proiezioni e affondi, è la serata del Napoli, Marek è il Napoli. La sua serata, insomma. Tutta in una standing ovation oltre l’ora di gioco. Copre quando obbligato, affonda perché deve. Non c’è il lampo, sostanza e qualità sì.
(Dal 66′ Grassi 6: Mezz’ora a disposizione, corsa e tanta voglia. Nelle corde, inoltre, doti da esplorare a dovere.)
Callejon 6: Inserimenti profondi, affondi costanti. Il 7 da Motril è sempre sul pezzo, impossibile chiedergli uno spartito diverso. C’è poco da prodigarsi in fase di non posssesso. In avanti la ricerca dello spunto in verticale è matematica, movimenti e attacco della profondità ci sono. Sempre. Manca solo l’ultimo step.
(Dal 70′ R. Insigne 6: Voglia, movimento. Tutto incastonato nei venti minuti a disposizione del fratello d’arte. Lo spunto c’è sempre, manca giusto il brivido finale.)
Mertens 7: Danza con il pallone, lo accarezza e cerca lo spunto. Poi, quando decide di puntare la porta, è panico per la retroguardia nizzarda. Poco dopo il ventesimo lo spunto, destro, conclusione radente e nessuna speranza per Hassen.
Gabbiadini 5,5: Si tiene il punto, sempre lo stesso. Deve essere punto di riferimento, volente o nolente, nel marasma di due centrali pronto a tutto. I compagni sfondano, lui no. Annaspa, non trova varchi né giocate degne di nota.
(Dal 57′ El Kaddouri 6: Corsa a profusione. Punta l’uomo, accelerazioni e progressioni. Lo step finale non è da incorniciare ma le responsibilità non sono da arrecare, in toto, al marocchino nativo di Bruexelles.)
Edoardo Brancaccio
Articolo modificato 2 Ago 2016 - 00:03