Non ci sono più i 36 goal di Gonzalo Higuain in campo per il Napoli. Urge, dunque, trovare soluzioni alternative per andare in rete, sfruttando anche quello che era un marchio di fabbrica di Maurizio Sarri ai tempi dell’Empoli, ma che parte da molto molto tempo prima. È nei tre anni alla guida tecnica della Sansovino che Sarri perfeziona questo importante dettaglio: i calci da fermo. È in quei tre anni che gli viene affibbiato il soprannome di “Mister 33”, per i tanti schemi che riusciva a proporre in una sola partita e nell’arco della stagione.
Durante il primo anno in Serie A alla guida dell’Empoli fu Tonelli a portargli il maggior numero di reti dai calci da fermo. Sì, proprio Lorenzo Tonelli, il primo acquisto del mercato estivo del Napoli. Nella stagione 2014-2015, il centrale fiorentino andò in rete ben cinque volte in ventotto presenze in campionato.
A Dimaro, Sarri ha provato più volte soluzioni diverse: una volta Callejon, una volta Ghoulam. E queste prime sfide amichevoli sembrano confermare tale andamento: quasi mai l’italobrasiliano, molte volte lo spagnolo e l’algerino. Senza dimenticarsi di Valdifiori. I segnali sono buoni: sono quattro, infatti, le reti trovate dal Napoli dai calci da fermo in queste prime quattro amichevoli disputate. Anche contro il Nizza, la prima rete è arrivata proprio da un calcio di punizione del centrocampista ex Empoli che ha dato modo a Koulibaly di sbloccare il risultato.
Insomma, serve trovare (nel caso di Sarri, RI-trovare) la strada giusta anche da questo punto di vista. Perché i 36 goal di Higuain non ci sono più. Per fortuna, “Mister 33” sì.
Nappo Salvatore
Articolo modificato 2 Ago 2016 - 00:57