Maurito o si cambia, perché le variazioni sul tema, del resto, possono anche essere affascinanti. Nuove sfide, idee da plasmare e trasfondere in campo. E come bomber principe nella testa di Maurizio Sarri, come per tutto l’entourage partenopeo con in cima Aurelio De Laurentiis, il classe ’93 di Rosario rappresenta il nome ideale. Il profilo giusto con cui provare a seppellire il ricordo di Gonzalo Higuain.
Ma la trattativa per il delantero nerazzurro resta una scalata ripidissima e allora l’obbligo è quello di vagliare alternative, opportunità, perché no. Sul punto si sofferma l’edizione odierna di Repubblica, e sulle valutazioni in avanti prende piede la volontà del tecnico azzurro. Silente, spesso, sul mercato. Come per sua stessa ammissione. Ma il momento è delicato e le valutazioni del tecnico ex Empoli possono rappresentare una chiave in più nelle scelte della dirigenza partenopea.
Un’idea, in particolare, stuzzica Sarri. Accarezzata nel ritiro in Trentino appena ha avuto a disposizione tutte le proprie bocche di fuoco sugli esterni. Il falso nueve, novità assoluta nei disegni dell’allenatore tosco-partenopeo. Un nome, su tutti, Stevan Jovetic, un’annata con più ombre che luci al ritorno in Italia e tanta voglia, a 27 anni, di dimostrare come le doti, immense, non siano ormai sopite sotto una coltre di cenere. L’idea di Sarri sarebbe proprio quella di valorizzare, ricostruire, nelle gambe e nella mente, il talento montenegrino, mutuando sulle sue caratteristiche un’interessante variante tattica. Più defilato il nome di Nikola Kalinic. Il giocatore piace, è indubbio, ma da un lato la preferenza del tecnico sembra ormai acclarata e, dato da non sottovalutare, la valutazione dei Della Valle è particolarmente elevata: sui 30 milioni di euro.