Quando pensiamo all’idea di fatturato balzano subito alla mente dei lettori le (numerose) dichiarazioni del presidente De Laurentiis sulle differenze tra Napoli e Juventus, ai 328 milioni di euro (dati 2015) dei bianconeri i partenopei rispondono con 125 milioni marcando una differenza di quasi 3 volte tra le due società.
Ogni squadra di calcio però ha dietro dei proprietari i quali rispondono ad un gruppo imprenditoriale la cui forza sebbene possa essere garanzia di investimenti non indica necessariamente che questi investimenti avverranno nel mondo del calcio e, ancora di meno, influenzano i risultati sul campo. Uno studio condotto da Calcio & Finanza prende in esame proprio questo aspetto del calcio: il fatturato dei proprietari dei club di Serie A e non delle squadre, a noi l’arduo compito di interpretare questi numeri e osservando lo schema allegato si noterà come il binomio fatturato/risultati in questo caso sia fuori luogo.
Questi dati sembrano sottolineare due cose in particolare: prima di tutto che un proprietario ricco non indica necessariamente che la squadra sia ricca (sebbene possa essere considerata una sorta di assicurazione contro un fallimento economico avendo un “paracadute” sicuro alle spalle) e seconda cosa, come già anticipato, che i risultati raggiunti nell’ambito sportivo possono anche essere inversamente proporzionali al fatturato del proprietario. Insomma escludendo la Juventus dove la società col fatturato più elevato è anche quella con la proprietà più ricca e che vince più di tutte in Italia, paragonando i restanti club questa legge sembra stravolta completamente e il Napoli con De Laurentiis rappresenta proprio l’esempio perfetto dove una accurata gestione economica possa garantire risultati anche contro dei colossi.
Zhang neo-proprietario dell’Inter tramite Suning si attesta al secondo posto con un fatturato di 40 miliardi di euro e poco dopo vediamo Joey Saputo proprietario del Bologna con 4,5 miliardi di euro, entrambe sono squadre che neanche parteciperanno alla prossima edizione della Champions League. De Laurentiis invece con “soli” 277 milioni di euro ha garantito al Napoli due Coppe Italia e una Supercoppa italiana, senza dimenticare che è l’unica squadra italiana ad essere stata sempre in Europa negli ultimi 7 anni e ha ottenuto 4 piazzamenti nella Champions League negli ultimi 5 anni.
In conclusione Crotone e Cagliari nonostante siano neo-promosse hanno tra le proprietà più ricche della penisola con fatturati superiori di quasi tre volte a quelli del patron azzurro eppure è molto improbabile che ottengano risultati superiori a quelli del Napoli. Le diverse società di Serie A sembrano essere in alcuni casi appendici di gruppi imprenditoriali ma non ne rappresentano certamente il core business, difficile poter dare una risposta unitaria che che possa spiegare questa disparità tra ricchezza e risultati ma forse uno spunto lo si può trarre: forse il calcio in Italia non è ritenuto il business più redditizio sul quale puntare?