C’è tantissima attesa per la prima partita casalinga della nuova stagione, che vedrà il Napoli impegnato contro il Milan del neo tecnico Vincenzo Montella (la gara avrà luogo sabato 27 agosto alle ore 20:45, ndr). Attesa che tuttavia quest’oggi si mescola anche ad un misto di disappunto ed indignazione. Il motivo? Molto semplice. Sono stati resi pubblici proprio questo pomeriggio, sul sito ufficiale della società partenopea, i prezzi dei tagliandi in vista della gara, e subito la sorpresa: il prezzo fissato per le curve è di ben 40 euro. 
Una decisione, quella della dirigenza, che non ha lasciato affatto indifferente la piazza. Basta infatti dare uno sguardo fugace sui social per rendersi conto del malumore che sta dilagandosi sempre più nelle ultime ore. Sì, 40 euro per le curve del San Paolo sono decisamente troppi! Troppi per guardare una partita scomodamente in piedi su seggiolini sporchi e malandati, troppi per una normalissima partita di campionato, troppi per il tifoso medio che quest’anno avrà voglia di sostenere quanto più possibile la squadra, anche e soprattutto in Champions League, e decisamente troppi e limitanti per famiglie numerose che difficilmente in questo modo avranno la possibilità di assistere al match.
Sicuramente ad influire sulla decisione pesano molto i triplici omaggi riservati dalla dirigenza alla tifoseria azzurra: prima gli omaggi per i tifosi al seguito della squadra in ritiro a Dimaro, poi quelli per coloro i quali avevano acquistato il biglietto per l’amichevole Napoli-Nizza ed infine anche agli acquirenti del mini-abbonamento per le amichevoli con Nizza e Monaco. Se dunque il modo per fare incasso doveva essere questo, si può affermare che la gestione degli omaggi non è stata per niente ottimale, tutt’altro. Insomma, in un’estate che non si è rivelata per nulla facile per Napoli e per il Napoli, una mossa del genere non è certamente la più efficace per risollevare il morale della piazza che anzi, adesso addirittura comincia a considerare l’ipotesi di disertare la partita: c’è dunque il rischio concreto di vedere un San Paolo semivuoto alla prima casalinga di campionato.