È già vigilia di Pescara-Napoli, gara che inaugurerà la stagione degli azzurri. In quello stadio Adriatico comincerà la rincorsa del Napoli alla Juventus e sarà anche serata per dolci ricordi. In terra abruzzese è nato e cresciuto, calcisticamente, Lorenzo Insigne, che con Zeman alla guida, ed in compagnia di Verratti ed Immobile, in Serie B, si scoprì Magnifico.
È partito tutto da lì: Lorenzo poi è tornato a Napoli, è rimasto, si sta consacrando definitivamente con la squadra del suo cuore di cui un giorno, cosa mai nascosta, sogna di diventare bandiera. I rapporti tra la società e il giocatore stanno via via tornando sereni, dopo le dichiarazioni dell’entourage del giocatore che tanto fecero tremare la piazza. La situazione torna alla normalità, presto le parti si troveranno per imbastire la trattativa per il rinnovo.
Ma precedenza a domani: in quello stadio che lo ha visto sbocciare come un fiore a primavera, Insigne tornerà, riabbracciando un pubblico che ancora oggi lo ama. In caso di gol non esulterebbe, anzi, chiederebbe addirittura scusa. Dopotutto è una questione di rispetto. Rispetto che, stando a quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, non avrebbe avuto il Napoli nei confronti del giocatore.
“Lunedì mattina – si legge sulla rosea – a Bolognano (vicino Pescara, n.d.r) il Napoli nega ad Insigne di ritirare il premio Prisco”.