È già vigilia di Pescara-Napoli, gara che inaugurerà la stagione degli azzurri. In quello stadio Adriatico comincerà la rincorsa del Napoli alla Juventus e sarà anche serata per dolci ricordi. In terra abruzzese è nato e cresciuto, calcisticamente, Lorenzo Insigne, che con Zeman alla guida, ed in compagnia di Verratti ed Immobile, in Serie B, si scoprì Magnifico.
È partito tutto da lì: Lorenzo poi è tornato a Napoli, è rimasto, si sta consacrando definitivamente con la squadra del suo cuore di cui un giorno, cosa mai nascosta, sogna di diventare bandiera. I rapporti tra la società e il giocatore stanno via via tornando sereni, dopo le dichiarazioni dell’entourage del giocatore che tan
Ma precedenza a domani: in quello stadio che lo ha visto sbocciare come un fiore a primavera, Insigne tornerà, riabbracciando un pubblico che ancora oggi lo ama. In caso di gol non esulterebbe, anzi, chiederebbe addirittura scusa. Dopotutto è una questione di rispetto. Rispetto che, stando a quanto riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, non avrebbe avuto il Napoli nei confronti del giocatore.
“Lunedì mattina – si legge sulla rosea – a Bolognano (vicino Pescara, n.d.r) il Napoli nega ad Insigne di ritirare il premio Prisco”.
Articolo modificato 20 Ago 2016 - 10:37