La diretta testuale della conferenza di Maurizio Sarri finisce qui. Per ogni aggiornamento, SpazioNapoli.it.
MERCATO ED ALTRI PUNTI – “Diawara e Maksimovic? Non parlo di chi non è un mio giocatore, per rispetto. Quest’anno si dovrà essere più squadra. Hamsik? Sarà in campo, in questo momento ci serve troppo. Non ha bisogno di presentazioni, gli manca velocità di pensiero, ma è un fuoriclasse su tutte le altre cose. Non lo vedo come vertice basso davanti alla difesa, ci toglierebbe troppo. Valdifiori penso sia per velocità di pensiero e verticalizzazione, un fuoriclasse. Ad un interdittore preferisco un palleggiatore, un uomo di qualità. Non parlo di mercato, non mi riguarda, così come le cose mediche: c’è uno staff ad occuparsene, io ascolto loro. Prezzi esorbitanti sul mercato? Non dipende dai ragazzi, io non condiziono il mondo, con la mia mentalità non esisterebbe nemmeno il social network. Personalmente mi piaceva più il calcio di una volta. Appello ai tifosi? Per riportare in loro entusiasmo dobbiamo andare in campo e fare risultato sempre. Dobbiamo garantire al pubblico che daremo l’anima ed il cuore, al meglio delle nostre possibilità, tutte le nostre possibilità. Solo così ci sarà entusiasmo. Champions? Siamo orgogliosi di averla conquistata. Non ho aspettative, non ho parametri per giudicarla. Mi aspetto nulla e tutto. Può darsi che sarà proibitiva per me, forse no: ora non ci penso. Lo farò il giorno dell’esordio, sarò emozionato. Ora come ora penso alla sfida difficile di domani: guai a pensare sia facile!”
COPPA D’AFRICA e TONELLI – “Koulibaly? A Berlino ci ha fatto vedere qualche cazzata. Lui è straordinario ma a volte tira fuori qualcosa che non va. Tonelli? Questione delicata, ci dispiace, mi meraviglia che non vi sia squadra europea a non fare una protesta severa sulla Coppa d’Africa, che si tiene con tutti i campionati in corso. A gennaio perderemo due giocatori, come Koulibaly e Ghoulam, la Roma perse Gervinho per sempre, dal ritorno dalla Coppa. I ragazzi tornano in condizioni critiche. Portieri? Ne abbiamo tre affidabili, non penso la società stia ponderando di cambiare”.
STIMOLI, ORDINE, ORGANIZZAZIONE – “Un allenatore forte non fa una squadra, poi per i miracoli c’è Padre Pio. La nostra speranza è che i nostri crescano e piano piano arrivare così all’altezza della più forte. Io fuoriclasse in panchina? L’allenatore forte ti dà qualcosa, non fa la differenza, sono quelli forti in campo che la fanno. Io posso entrare nell’anima, ma certi valori vengono fuori alla lunga. Abbiamo bisogno di organizzazione che abbiamo, ma anche di entusiasmo, che è il tocco in più. Ordine, dunque, per poter tirare fuori qualcosa di importante. Spero che la mancanza di un bomber non sia un alibi, la rosa ha dimostrato di poter essere forte anche senza di lui. La sua mancanza deve dare stimoli ulteriori che hanno nelle potenzialità”.
L’AMBIENTE – “Mai dare nulla per scontato, per noi è importante lavorare giorno dopo giorno. Sacchi? Il mister, quando parla di maturità dell’ambiente, penso si riferisca agli eccessi. Non ci si lamenta dell’affetto e dell’amore, che sono unici e non hanno rivali, ma ci sono altri aspetti per cui l’ambiente dovrebbe tenere in considerazione determinate cose. Nella vita si può fare tutto, colmare anche i gap, ma si deve tenere a mente e non dimenticare che questo gap ci sta. Napoli non può né ha la possibilità di poter dare tutto e subito. Per mentalità sono uno che si impone una crescita ed un miglioramento. Se ho a disposizione questo, devo fare in modo che tutti diano il 101% in tutte le competizioni, anche se ciò non vuol dire essere competitivi in tutte e tre le competizioni”.
VARIANTI – “Come cambia la squadra con Milik e Gabbiadini? Voglio dire che la squadra non deve mai abbandonare loro due che, al di là della comunanza del mancino, sono due attaccanti diversi. Manolo attacca la profondità, Arek gioca più largo e basso. La squadra deve sostenerli, mai lasciarli soli e giocare con loro. Si dovrà imparare a dare supporto a due attaccanti e giocare stretti in avanti. Zielinski? È in una fase in cui non riesce ancora ad esplodere, come premettono le possibilità. Ma ha ventidue anni, è destinato a crescere e imporrà le sue capacità. Non è arrivato in grandi condizioni ma ha un potenziale immenso”.
CRITICHE – “Non mi sono piaciuti alcuni atteggiamenti nelle amichevoli, troppo leziosi e abbiamo concesso tanto. Dieci anni fa, se mi avessero detto che sarei venuto qui, avrei risposto che pensavo di metterci di meno (ride, n.d.r)”.
SOLUZIONI, LAVORO, GIOCO – “Proveremo anche soluzioni diverse: è chiaro che in venti minuti la squadra può provare altre soluzioni ed in questo caso ci torneranno utili tutti. L’assenza di Higuain? È diventato recordman grazie alla mamma. Non parlo del rapporto umano. Per sostituirlo ci si basa sul lavoro. Abbiamo fiducia, grazie al precampionato, per il fatto che abbiamo segnato in diciassette e non in undici come lo scorso anno. Inutile sottovalutare la perdita di uno che ha scritto la storia del calcio italiano in una sola stagione. Sarà una assenza insostituibile, nessuno ci garantirà le stesse cose, ma puntiamo a cose nuove, diverse, fidandoci del lavoro e del nostro gioco, tirando fuori il massimo dai tanti forti giocatori che ci sono rimasti”.
MILIK E GABBIADINI – “Qualcuno di loro può segnare di più dello scorso anno, come Marek, Dries e José. Poi due potenzialmente forti: Gabbiadini e Milik, che a ventidue anni all’Ajax ha fatto meglio di tanti predecessori. Abbiamo perso un giocatore importante, ma ne abbiamo tanti altri. Abbiamo una buona base, abbiamo un altro obiettivo, lanciare i prospettive di grandi livelli. Loro non devono pensare ad Higuain ora, in questo momento della loro carriera: Gabbiadini è stato sempre sui giornali in questo mese, mi dispiace perché si sta allenando benissimo, fa quel che gli viene chiesto, ancora le gambe non corrono ancora come dovrebbero, ma mi piacerebbe vedere più serenità intorno a lui. In attacco altri colpi? Il Napoli non è il mio. Penso che Gabbiadini abbia tantissime possibilità di restare”.
ASPETTATIVE E PRONOSTICI – “A Napoli ci sono aspettative elevate, alcuni ci trovano ridimensionati. Qualche juventino non ci ha nominato tra le quattro più forti di Italia. Poi un esponente della Juve ci ha definiti indeboliti. Abbiamo una visione da quarto, quinto posto. Lavoreremo al 101% per smentire tutto ciò che dicono. Juve campione d’Italia a febbraio? Teoricamente partono in vantaggio, il divario c’è ma sulla carta è così la situazione, poi c’è il campo. Higuain? Straordinario per la madre, non per me. Poi non parlo di lui: era con noi, un dirigente della Juve ne ha parlato, mi sono girati i coglioni non poco”.
SFIDA DI DOMANI – “Pescara? Sarà una insidia per noi domani. Il Pescara è una squadra in salute, brillante, entusiasta, guidata da un ottimo allenatore. L’ambiente è carico, trasmettono sensazioni positive. Non dobbiamo sottovalutare l’avversario. Spero non vi sia lo stesso terreno che ho visto nella partita di Tim Cup, il terreno di gioco era imbarazzante. Spero si giochi a calcio, non a beach volley. Non sto dicendo questo per giustificarmi, voglio solo bene al calcio, e se la situazione del calcio italiano è questa, non ci meravigliamo”.
Lettrici e lettori di SpazioNapoli.it bentornati sulle nostre pagine. Finalmente è tempo di campionato: l’estate sta finendo, ma il meglio sta proprio per venire. Al via questa sera, mentre domani le altre completeranno il quadro della prima giornata. Tra queste anche il Napoli, impegnato domani sera in quel di Pescara contro gli abruzzesi, neopromossi in Serie A e pronti ad un campionato di livello.
A questo proposito, dal Centro Sportivo di Castel Volturno, parola a Maurizio Sarri che interrompe il silenzio. Dalle quindici la conferenza di presentazione della sfida con il tecnico che risponderà alle parole dei colleghi in sala stampa.
Dal nostro inviato a Castel Volturno, Pasquale Giacometti.