Tour de force Napoli, non chiamatela sosta: quanti impegni a settembre ma la panchina finalmente è lunga

Dopo la prima partita pareggiata all’Adriatico di Pescara grazie alla doppietta del folletto belga Mertens e dopo la roboante vittoria sul Milan per 4-2 con Milik e Callejon mattatori dell’incontro, Maurizio Sarri conta di mantenere e di far crescere ancora di più la forma ed il morale del gruppo partita dopo partita, soprattutto per i tanti impegni che aspettano gli azzurri.

Dal mercato non è arrivato il grande nome che i tifosi invocavano a gran voce bensì tanti ottimi giocatori giovani e di prospettiva sui quali il tecnico punterà gradualmente per farli quanto prima integrare ed entrare negli schemi degli azzurri. La bravura di Sarri infatti, sta anche in questo: tirar fuori proprio dai giovani le migliori qualità, insegnando calcio e cercando sempre la perfezione anche in allenamento e ritrovata in molte partite della passata stagione.

Quest’anno è un’altra musica, ci sono tanti impegni da affrontare, una partita alla volta e senza fare calcoli azzardati. Sette partite in 23 giorni tra campionato e Champions, ritmi alti e massimo impegno da parte di tutti. Colui che dovrà guidare alla vittoria la squadra partenopea sarà proprio il tecnico napoletano, puntando come sempre al gioco di squadra ed ad un amalgama sempre più importante. Dalla parte del Napoli il calendario che non prevede in questa fase altri big match: tutte avversarie più che abbordabili per dare un’altra sterzata in classifica e puntare al top, senza errori permessi.

Tre trasferte (sabato a Palermo, poi Genoa e Atalanta), due partite casalinghe con il San Paolo che ospiterà Bologna e Chievo, squadre piccole che tendono a chiudersi in difesa con il Napoli che dovrà scardinare le barricate. In Champions League le avversarie del girone non sono da sottovalutare: si inizia il 13 con la Dinamo Kiev, prima avversaria del Napoli nella blasonata competizione, passando dal Besiktas fino al Benfica, squadra più ostica del girone.formazione napoli

A differenza dello scorso anno, il Napoli ha delle ottime riserve per tutti i ruoli, molti giovani ma con grande esperienza proprio per fronteggiare al meglio gli impegni europei ed effettuare un turn over molto più affidabile. L’organico è stato rinforzato per aumentare la competitività della rosa e la differenza tra titolari e riserve non è così netta come in passato. Inoltre si è lavorato anche per questa competizione grazie allo staff tecnico con una preparazione in grado di sostenere le fatiche internazionali senza perdere di vista il campionato e puntare, come sempre al massimo. Chi ben comincia è a metà dell’opera e questo Napoli ha davvero tutte le carte in regola per fare molto bene.

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