Comandante carismatico della truppa azzurra. Leadership maturata fin dai primi passi alle pendici del Vesuvio e accresciuta nel tempo. Pepe Reina non è solo l’estremo difensore del Napoli, ma è ormai simbolo e trascinatore, dentro e fuori dal campo. Personaggio unico, collante imprescindibile negli equilibri dello spogliatoio. Il portiere partenopeo ha rilasciato un’ampia intervista per le colonne dell’edizione odierna de Il Mattino, di cui vi riportiamo alcuni stralci significativi, spaziando dal ritorno in Nazionale al mercato, fino ad alcuni aneddoti in allenamento e all’immancabile addio di Gonzalo Higuain.
Ritorno in nazionale: “Come sempre l’entusiasmo è grande ogni volta che vengo convocato. Sono orgoglioso di poter far parte di questo gruppo e di essere uno dei cambi proposti dal nuovo allenatore”.
Permanenza e rinnovo di Koulibaly: “Mi sembra una notizia fantastica, per noi che giochiamo dietro rappresenta un giocatore chiave”.
L’apporto dei nuovi innesti: “Sarà un anno impegnativo e con molte partite. Credo dunque che la rosa si sia rinforzata e le alternative potranno essere maggiori durante tutta la stagione”.
L’incubo in allenamento: ” Non solo Milik. In allenamento sono tutti quanti il mio incubo.(ride). Partendo da Dries (Mertens) fino a Marek (Hamsik) .A parte tutto credo che ora che è finito il mercato ci stiamo compattando e concentrando per quello che verrà, che non è uno scherzo”.
Napoli e la famiglia: “Si trovano tutti molto bene e ormai si sono adattati perfettamente. Parlano anche italiano e si sentono ormai a casa a Napoli”.
L’addio di Higuain: “Non credo ci sia bisogno di parlare ancora di Higuain. Senza di lui magari sarà Callejón a dover fare più gol, come nel nostro primo anno insieme a Napoli… Tutti possono fare più gol e devono fare del loro meglio, soprattutto ora che non c’è più l’apporto realizzativo del Pipita».
Articolo modificato 5 Set 2016 - 08:33