GRAFICO/ Il confronto dei prezzi: dal City al Benfica, solo il costo delle curve è aumentato. E non esistono più i ridotti

La polemica è nata con Napoli-Milan, continua per il match di Champions League con il Benfica ed è destinata a durare chissà fino a quando.

Perché quest’anno il Napoli ha deciso di adottare una politica almeno insolita, sia per quanto riguarda il costo di un biglietto in curva, sia per i tagliandi riservati alle donne e ai minori, il cui prezzo ridotto, di fatto, non esiste più. Il motivo va forse ricercato nell’implementazione della cosiddetta Tribuna Family, dove i prezzi sono più che accessibili per una famiglia che volesse vivere una giornata spensierata al San Paolo. Peccato che questo settore, purtroppo, sia il peggiore dello stadio: la visuale è schiacciatissima, vedere nella metà campo sotto la curva A è praticamente impossibile, e i posti restano comunque molto limitati. Insomma, si è trattato di una trovata per riempire un settore che restava sistematicamente (quasi) vuoto. Niente più ridotti quindi, e qui il motivo resta un mistero: una famiglia di quattro persone, per andare nei Distinti a vedere Napoli-Benfica, dovrebbe spendere 200 euro.

IL CONFRONTO – Prendiamo come esempio uno dei match più importanti che il Napoli di Mazzarri disputò nella Champions League 2011-2012: quello contro il Machester City, all’epoca allenato da Roberto Mancini, battuto 2-1 dagli azzurri. Di seguito il grafico dei prezzi per quella partita:

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Prestiamo attenzione a tutti i prezzi, e confrontiamoli ora con quelli stabiliti dal club per Napoli-Benfica del prossimo 28 settembre:

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Sono diminuiti, per l’esordio in Champions League di quest’anno, praticamente tutti i prezzi; salvo però considerare che, come scritto prima, non esistono più i ridotti per donne e bambini. Salta all’occhio poi, la differenza di 12 euro in più che si pagano per Napoli-Benfica rispetto a Napoli-Manchester City: 40 euro di oggi contro i 28 del 2011. Un normale aumento dovuto anche al tempo che passa? La risposta sarebbe stata affermativa se questo avesse riguardato tutti i settori. Che, invece, prevedono un costo del biglietto addirittura più basso.

IL MOTIVO – Se per la cancellazione dei ridotti non sembrano esserci valide spiegazioni, e magari il Napoli potrebbe fare bene a darne – data la polemica esplosa ormai tra i tifosi -, probabile che l’aumento (ormai previsto, in proporzione, per tutte le partite) del costo di un biglietto di curva rappresenti il tentativo del club di allontanare una parte di tifosi dallo stadio: quella più violenta per qualcuno, meglio dire forse quella più intransigente. La Curva A ha attuato la prima protesta durante Napoli-Milan, non tifando e lasciando un ampio spazio vuoto al centro. Difficile possa ripetersi anche per Napoli-Benfica, ma la sensazione è che si tratti solo di schermaglie iniziali di un braccio di ferro ormai annunciato e destinato a durare a lungo.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

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