Buona la prima, sette gare in poco più di tre settimane, un vero e proprio tour de force intrapreso con il fare della grande squadra. Un tempo per studiare il modo migliore, il fendente con cui far male agli equilibri avversari e apprezzare, comunque, un avversario che si è difeso con ordine. Una ripresa per dilagare, sciorinare tutto il proprio potenziale senza possibilità che il Palermo di De Zerbi potesse opporre resistenza.
Bene l’out mancino con Insigne e Ghoulam a foraggiare una fucina di assist che chiude il cerchio con l’intuizione di uno Zielinski che non batte ciglio all’esordio dal primo minuto. Quantità immensa, qualità da leccarsi i baffi. In due poi, a tenere alto lo stendardo e portare a casa tre punti essenziali in vista della trasferta di Kiev.
Ottantadue centri in Serie A con la maglia azzurra il primo, quattro reti in tre gare per il secondo; giusto per riprendere il filo con quella via del goal un po’ più tortuosa la scorsa stagione. Il movimento giusto, la conclusione che non lascia equivoci alle intenzioni di Posavec, Marek Hamsik apre la scia verso i tre punti e supera le marcature di Diego Armando Maradona in Italia, Callejon chiude la pratica. Inserimento e conclusione d’autore per lo slovacco. L’ex Real, il migliore in campo, prima attacca il secondo palo, poi batte a rete con potenza trovando la complicità dell’estremo difensore rosanero. Risposta all’hermano che ha schiantato il Sassuolo, a breve giro di posta. In due verso la meta, per un Napoli che veleggia a quota 9 reti in tre gare. Adesso anche a rete inviolata, per la gioia del tecnico. E con, alla lunga, il minimo sforzo. Di meglio, per preparare la prima gara in Champions contro la Dinamo Kiev, il tecnico ex Empoli non poteva chiedere.