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Nasce il Napoli 2.0 di Sarri: variante tattica in fase offensiva e squadra più imprevedibile

Uno, due e tre. Il Napoli riparte da un tris e tanto spettacolo. Un Palermo modesto, vero, ma un altro piglio rispetto alla prima trasferta con il Pescara. Manovra più veloce – grazie anche a Jorginho – e azzurri più incisivi tra le linee. Merito di una forma fisica migliorata, ma soprattutto di Maurizio Sarri: artefice la scorsa stagione di un campionato sorprendente, bravo quest’anno a dare una variante tattica alla squadra. “Stiamo lavorando su qualcosa di diverso, ma senza stravolgere la nostra filosofia di base”, ha spiegato ieri l’allenatore partenopeo.

L’addio di Higuain, oltre alla perdita di un grande campione, ha messo il tecnico toscano dinanzi una dura verità: sostituire l’argentino è impossibile, non solo per la sua qualità, ma anche per i movimenti particolari del Pipita. Accentratore e punto di riferimento per i compagni. Milik è un’ottima intuizione, ha già fatto intravedere le sue qualità e i miglioramenti saranno repentini. Il polacco è molto bravo a dialogare con la squadra, ma non ha le stesse caratteristiche dell’ex Real Madrid. Ancor meno Gabbiadini. E allora ecco la soluzione: esterni offensivi più “dentro” al campo e vicini alla punta, con tagli pericolosi verso il centro dell’area. In questo José Maria Callejon è un maestro e i numeri parlano chiaro: quattro reti in tre presenze e capocannoniere della Serie A insieme ad Andrea Belotti.

La posizione di Callejon (Fonte immagine: Four Four Two)

“Stiamo lavorando sugli attaccanti esterni e farli giocare più vicini alla punta, mentre gli interni devono agire tra le linee. Nel primo tempo abbiamo fatto tanti cross, ma c’era solo Milik in area. Nel secondo abbiamo attaccato in tanti ed abbiamo segnato subito. Dobbiamo migliorare ancora in diverse cose”, il commento di Sarri a Sky nel post partita.

Ed è proprio questo il segreto del Napoli: maggiore imprevedibilità e più fonti di pericolo. Insigne nel vivo del gioco, ad agire quasi da regista offensivo, Ghoulam con più campo davanti a sè. Callejon vicino alla porta avversaria, con i due interni – ieri Hamsik e Zielinski – a dare meno punti di riferimento.

La posizione di Insigne (Fonte immagine: Four Four Two)

Non un caso le difficoltà palesate dagli avversari sulla sinistra, soprattutto dopo lo spostamento di Alessandro Diamanti dal centro alla fascia destra, con scarsa copertura e più spazi per gli esterni azzurri. Due dei tre gol del Napoli sono arrivati grazie agli assist di Ghoulam e Insigne. Il terzo con l’inserimento palla al piede di Zielinski che ha servito centralmente il sempre presente Callejon.

Le posizioni degli azzurri in campo (Fonte immagine: Four Four Two)

Gioco dispendioso, ma che costringe l’avversario nella propria metà campo. E aspettando la forma migliore, sta nascendo il Napoli 2.0 di Maurizio Sarri.

Andrea Gagliotti
Riproduzione riservata

Articolo modificato 11 Set 2016 - 12:39

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